di Silvia Tozzi
MILANO | Renato Vallanzasca è tornato in carcere perché ha rubato le mutande all'Esselunga. Si tratta del supermercato di viale Umbria a Milano. Aveva due paia di boxer nelle tasche, i responsabili del supermercato hanno chiamato i Carabinieri e la sua libertà vigilata è stata rifiutata. Si trova di nuovo a Bollate.
LA REVOCA | Il tribunale di sorveglianza ha 30 giorni di tempo per stabilire la revoca definitiva o meno della misura, che gli era stata prima negata e che poi aveva faticosamente ottenuto nell’ottobre del 2013. Vallanzasca deve scontare 4 ergastoli e 296 anni di carcere, era in licenza per tre giorni, e sarebbe dovuto rientrare nel penitenziario di Bollate (Milano) lunedì prossimo.
IN CARCERE | Vallanzasca è in carcere dal 1972, più volte è fuggito. Dall’8 marzo 2010, ha cominciato a uscire di galera, usufruendo del beneficio del lavoro esterno. Ha prestato servizio in una pelletteria-cooperativa sociale nel Milanese, e ha lavorato in un negozio di abbigliamento a Sarnico, Bergamo, sollevando polemiche.
HA NEGATO | Il suo legale, l’avvocato Deborah Piazza ha spiegato (l’udienza di convalida si è svolta a porte chiuse) che Vallanzasca sostiene che la borsa in cui sono stati trovati gli oggetti rubati non fosse sua, ma di un amico che gliel’avrebbe affidata.
Sabato 14 giugno 2014
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