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CERNOBBIO (COMO) | In caso di crisi di governo la ripresa economica del Paese sarebbe a rischio. Il primo impatto visibile sarebbe sullo spread che tornerebbe a salire. Lo ha affermato il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni, a margine del forum di Cernobbio. «L'Italia può uscire dalla recessione - ha detto - ma c'è il rischio che questi segnali di ripresa vengano cancellati dall'incertezza politica. Il primo impatto sarebbe sui mercati finanziari. Temo un aumento dei tassi di interesse e un riacutizzarsi dello spread che significa maggiori oneri per gli italiani».
TIMIDI SEGNALI DI RIPRESA | Saccomanni ha quindi confermato la stima positiva di crescita nel quarto trimestre: «Dopo otto trimestri di crescita negativa, abbiamo la prospettiva di un trimestre attuale di stabilizzazione e di un quarto di crescita, anche se siamo comunque molto lontani se per ripresa intendiamo un ritorno ai livelli pre crisi del 2007». Tuttavia nonostante questi timidi segnali positivi, la ripresa «è cancellata se si torna a un'incertezza politica interna e internazionale. Un'eventualità vista con preoccupazione anche dai colleghi del G20». Poi però ha concluso: «Sono fiducioso, penso che la crisi non ci sarà»
L’OSTACOLO DEL DEBITO PUBBLICO | Il ministro ha anche indicato che «il maggior fattore frenante della crescita è il debito pubblico. il timore «di nuove tensioni sui mercati di titoli di Stato che creerebbero problemi di disavanzo». «Non possiamo permetterci di arrivare alla presidenza di turno dell'Ue essendo di nuovo tornati sotto la procedura di disavanzo eccessivo con un deficit sopra il 3%. «Non ho nessuna intenzione di consentirlo. Sarebbe una perdita di credibilità assolutamente imperdonabile».
Sabato 7 settembre 2013
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