di Silvia Tozzi
RICCIONE | Il segretario del Pd Matteo Renzi non si è presentato al congresso di Sel a Riccione, facendosi sostituire dal membro della segreteria Stefano Bonaccini, che ha preso la parola ed è stato contestato dalla platea, nonostante i tentativi di zittire il pubblico da parte del leader del partito Nichi Vendola.
CHI?? | Quando è stato annunciato il suo intervento, un delegato ha citato Renzi e urlato: «Bonaccini chi?». Segue risata generale. Bonaccini ha scherzato che non si sarebbe dimesso, restando sulla stessa linea (è stata la risposta di Stefano Fassina in quel frangente), ma sono iniziati i fischi. «Siete per noi una forza importante, un interlocutore importante – ha comunque detto al pubblico Bonaccini - Vogliamo costruire con voi le condizioni perché si possa vincere, conquistare regioni oggi in mano al centrodestra, per creare un centrosinistra capace di governare».
GOVERNO | Le contestazioni maggiori sono esplose quando Bonaccini ha parlato dell'azione di governo, contestando il lavoro che si sta facendo con Silvio Berlusconi.
SBARRAMENTO | Con la legge elettorale elaborata da Berlusconi e Renzi, Sel non entrerà in parlamento. Bonaccini ha cercato di rappezzare: «Nella discussione che si sta facendo, se nelle prossime ore si troverà tra tutti o a larga maggioranza la possibilità di correzioni anche rispetto alla soglia di sbarramento, noi non abbiamo preclusioni. Vogliamo fare le riforme ma non scansare i temi posti da altri partiti, vogliamo stare insieme».
Sabato 25 gennaio 2014
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