Redazione Online
ROMA | Si è svolta alla sinagoga di Roma la cerimonia in memoria delle 1021 vittime della deportazione del 16 ottobre 1943. Quel giorno al Ghetto vennero portate via intere famiglie che non sopravissero ai campi di sterminio. Alla cerimonia di commemorazione hanno preso parte il presidente della Repubblica Napolitano, i presidenti di Camera e Senato Boldrini e Grasso, il sindaco di Roma Marino e il presidente della Regione Lazio Zingaretti.
IL MESSAGGIO DI NAPOLITANO | «Questa giornata ha un significato talmente evidente, di grande solidarietà con chi ha sofferto, con chi ha combattuto, con chi si è salvato e con chi è perito, ed è una giornata di grande coesione civile e istituzionale». Così il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, uscendo dalla Sinagoga di Roma.
IL REATO DI NEGAZIONISMO | A proposito dell'approvazione da parte della Commissione Giustizia del Senato del disegno di legge che introduce il reato di negazionismo, il Capo dello Stato ha così commentato: «Il merito del Parlamento italiano, anche dando un esempio ad altri Parlamenti, è aver approvato questa norma e sono convinto che sarà presto completato l'iter parlamentare. É un'affermazione importante di attaccamento ai principi di libertà e di tolleranza».
IL PAPA, LOTTARE CONTRO L’ANTISEMITISMO | In una lettera inviata alla comunità ebraica, Papa Francesco ha invitato «A non abbassare la guardia contro l'antisemitismo». «Il ricordo delle tragedie del passato divenga per tutti l'impegno ad aderire con tutta la nostra forza al futuro che Dio vuole per costruire per noi e con noi».
Mercoledì 16 ottobre 2013
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