di Nicola Salati
Non si placano le polemiche relative all’assalto, dopo la partita di ieri, dei tifosi della Roma nei confronti dell’autobus del Verona. Secondo la Questura della Capitale a colpire e danneggiare i vetri del pullman della squadra scaligera è stato un sasso lanciato da due ultras sull'Olimpica, dalla parte opposta della carreggiata. I due sono poi riusciti a dileguarsi all'altezza dell'uscita di via dei Campi Sportivi. Nessun ferito si è registrato tra i giocatori presenti sull’automezzo, ma l’azione è stata ben studiata.
Oggi intanto si è fatto sentire il primo cittadino di Verona Flavio Tosi che ha detto: «Se quello che è successo a Roma fosse capitato a Verona l'intera città sarebbe stata messa sotto accusa. Quel che è accaduto è di una gravità inaudita, da noi le forze dell'ordine non avrebbero mai lasciato accadere una cosa del genere». A rispondere alle accuse è il questore di Roma Fulvio Della Rocca: «La polizia ha fatto il suo dovere. L'episodio del sasso è stato un'imboscata. I servizi di controllo sono sempre inappuntabili ma la città non può essere militarizzata per alcuni scriteriati».
Sulla questione è intervenuto pure il sindaco di Roma Ignazio Marino che in un tweet ha condannato l’episodio di violenza: «Roma è una città accogliente, un gruppo di violenti non la rappresenta». Al coro di disapprovazione del gesto si aggiungono pure le voci della società della Roma che in una nota ribadisce però pure la condanna dell’aggressione dello steward perpetrato dai tifosi scaligeri: «Alla luce dell'aggressione subita ieri dagli steward in servizio presso lo stadio Olimpico e di quella perpetrata ai danni del pullman della squadra ospite esprimiamo solidarietà ai propri addetti alla sicurezza e all'Hellas Verona e condanna ogni forma di violenza»-
Sul versante opposto il presidente dell’Hellas Verona Maurizio Setti ha tenuto a sottolineare in una nota pubblicata sul sito internet della società: «È un fatto di gravità inaudita, è spiacevole commentare certi episodi. Per miracolo non si è fatto male nessuno, esprimo solidarietà al nostro allenatore, allo staff tecnico e a tutti i calciatori presenti sul pullman che si sono spaventati tantissimo. Bisogna trovare i rimedi, servono pene esemplari per chi adotta comportamenti delinquenziali».
Lunedì 2 settembre 2013
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