di Silvia Tozzi
MILANO | Maurizio Minora, professore di arte della scuola media Manzoni di piazza XXV Aprile a Milano, 61 anni, è accusato di aver toccato le giovanissime alunne. Sulle gambe, sul seno, all’uscita o all’entrata dalla classe.
I COLLEGHI | Dalle intercettazioni è emerso che i colleghi (almeno in quattro), lo coprivano con gli inquirenti, minimizzavano con le alunne vittime, negavano con i genitori sospettosi. Ma poi tra loro ammettevano che sapeva benissimo che era un pedofilo. I quattro sono Tutte la direttrice, E.T., 52 anni (indagata per aver dato false informazioni agli inquirenti e aver poi riferito i segreti delle indagini in corso al professore arrestato ieri mattina), il preside che l’aveva preceduta, M.Q., di 61 (per aver taciuto e reso dichiarazioni false), un professore di fotografia e informatica, F.R., di 57 (stessa accusa, per la quale si rischia una condanna fino a 4 anni) e una professoressa di storia dell’arte, R.I., di 61 (indagata anche per omissione: quella di non aver impedito un evento — la violenza sessuale — che aveva l’obbligo di impedire). «Si sa benissimo che Minora è pedofilo», si dicevano al telefono.
L'ACCUSA | La vicenda si è scoprtta perché una delle ragazzine, in un tema su una persona che ti ha fatto arrabbiare, commissionato dal comune, aveva raccontato l'episodio.
Venerdì 6 giugno 2014
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