di Silvia Tozzi
BOLOGNA | Romano Prodi ha comunicato che - contrariamente a quanto aveva sostenuto in precedenza - domenica voterà alle primarie, «perché il bipolarismo è a rischio». Ma non dice per chi voterà.
PORCELLUM | «I rischi aperti dalla recente sentenza della Corte - si riferisce al Porcellium - mi obbligano a ripensare a decisioni prese in precedenza. Tornerò dall'estero e mi metterò in coda con tanti altri cittadini desiderosi di cambiamento. Pur con tutti i suoi limiti, il Pd resta l'unico strumento della democrazia partecipata di cui tanto abbiamo bisogno».
IL RIAVVICINAMENTO | Il riavvicinamento alla consultazione Pd, da parte del Professore, è stato graduale. Pochi giorni fa aveva detto: «Non voterò, ma non sono contro il Partito democratico».
I COMMENTI | Il segretario del Pd, Guglielmo Epifani, ha commentato: «Una decisione che gli fa onore e che fa bene alle primarie. Ora in tanti al voto». Felice il candidato alle primarie Pippo Civati, che ha sempre detto: «Se eletto segretario, andrò subito da Prodi a portargli la tessera del Partito democratico» e che ha fatto della battaglia contro i 101 franchi tiratori delle elezioni per il Colle, uno dei temi forti della sua campagna elettorale.
IL VOTO | Il fedelissimo di Prodi, Sandro Gozi, è con Matteo Renzi, così come il fratello ed ex europarlamentare, Vittorio Prodi; la storica portavoce Sandra Zampa è con Civati.
Sabato 7 dicembre 2013
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