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CITTÀ DEL VATICANO | “Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce”. Alla profezia di Isaia si ispira Papa Francesco nella liturgia della notte di Natale. “Anche nella nostra vita personale – ha detto il Papa durante l’omelia della messa celebrata questa sera in Vaticano – si alternano momenti luminosi e oscuri, luci e ombre. Se amiamo Dio e i fratelli camminiamo nella luce. Se prevalgono orgoglio, menzogna e interesse personale siamo nelle tenebre”. “Gesù non è soltanto un maestro di sapienza, non è un ideale, è il senso della vita”. I pastori sono stati “i primi” a vedere Gesù “perché erano tra gli ultimi, tra gli emarginati”. “Egli è venuto nella storia”, per “liberarci dalle tenebre e donarci la luce”.
Papa Francesco celebra così la sua prima messa di Natale in Piazza San Pietro in qualità di Pontefice della Chiesa Cattolica e Vescovo di Roma. Assieme a lui nella solenne celebrazione per festeggiare la nascita di Cristo c’erano 30 cardinali, 40 vescovi e 350 sacerdoti. Le celebrazioni sono cominciate in piazza San Pietro, con l’inaugurazione del presepe in stile napoletano settecentesco, donato dall’arcidiocesi partenopea. Gesù bambino è stato quindi posizionato già nei primi minuti nella culla simbolo del luogo della natività che fu la grotta di Betlemme in cui San Giuseppe e Maria trovarono rifugio al termine del loro peregrinare. Il giorno di Natale dalla loggia centrale della Basilica di San Pietro si terrà la benedizione “Urbi et Orbi”.
A BETLEMME | Pace e riconciliazione per il Medio Oriente. È questo l’appello rinnovato dal patriarca latino Twal nell’omelia della santa messa di Natale celebrata a Betlemme. Davanti al presidente palestinese Abu Mazen, e all’alto rappresentante per la Politica estera Ue, Catherine Ashton, il patriarca ha anche ricordato i drammi dell’umanità nei cinque continenti: dalle guerre civili in Africa al tifone delle Filippine, dalla tragedia siriana alle crisi di Egitto e Iraq.
IL PRANZO DI NATALE | Le famiglie italiane spenderanno in media 97 euro per imbandire le tavole del pasto più importante del Natale, che per il 92 per cento degli italiani sarà consumato in casa. È quanto emerge da un’analisi di Coldiretti/Ixe, da cui si evince una forte riscoperta dei piatti del passato. Nel 16 per cento delle famiglie si spenderà dai 30 ai 50 euro; nel 41 per cento tra i 50 e i 100 euro; nel 30 per cento dai 100 ai 200 euro e il 6 per cento si manterrà sopra i 200. Il 57 per cento spenderà quanto l’anno scorso; il 29 per cento risparmierà e il 4 per cento spenderà di più.
Martedì 24 dicembre 2013
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