Pelù definisce Renzi il «boy scout di Gelli» e si pronuncia contro gli F35 (c'è già la Nato)

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«non vogliamo elemosine da 80 euro, vogliamo lavoro»

Pelù definisce Renzi il «boy scout di Gelli»
e si pronuncia contro gli F35 (c'è già la Nato)

Il Pd fa gruppo contro di lui, dandogli del ricco e di quello che rosica perché anni fa è stato silurato dal ruolo di direttore artistico dell'Estate Fiorentina

di Silvia Tozzi

Piero Pelù al Primo Maggio
Piero Pelù al Primo Maggio

ROMA | Piero Pelù durante il Concertone del 1 Maggio ha definito il premier Matteo Renzi (senza nominarlo) «boyscout di Licio Gelli» e ha ricordato che non è mai stato eletto. 

SU FACEBOOK | Poi, sulla sua pagina Facebook, ha scritto: «Renzi è un bugiardo e mente in maniera spudorata sapendo di mentire nei miei confronti, proprio ora ho seguito alcuni Tg e in tutti, ripeto in tutti, è stata ripetuta la menzogna consumata che Pelù ce l’ha con Renzi perchè non gli ha più fatto fare l’estate fiorentina. Evidentemente la disinformazia del boy scout di Gelli si è scatenata. Ma sparando cazzate ad alzo zero». (Pelù fu silurato qualche anno fa dal ruolo di direttore artistico dell’Estate Fiorentina). Pelù ha detto che gli F35 rubano soldi alla scuola e agli ospedali e che il non eletto (Renzi) deve capire che in Italia il grande nemico è la disoccupazione, la corruzione, il voto di scambio, la mafia, la ndrangheta e la camorra. 

PICIERNO | Dal Pd piovono gli attacchi su Pelù. Pina Picierno ha ironizzato: «Probabilmente era impegnato in una registrazione di The voice e non si è accorto di quanto stava avvenendo nel nostro paese. Forse non sa che gli 80 euro che il governo Renzi ha deciso di redistribuire a chi ha sempre pagato non sono un’elemosina come l’ha definita lui, ma il primo passo verso l’equità sociale che noi del pd vogliamo assolutamente riportare in questo paese. Mi dispiace che a dire no a questi 80 euro sia una persona fortunata e benestante grazie al suo talento. Ogni tanto però bisognerebbe uscire dai panni del rocker milionario e indossare quelli di chi vive con mille euro al mese».

IL LAVORO | Pelù nel suo discorso ha chiarito che l'Italia non necessita degli F35, perché ci pensa la Nato a difenderla da eventuali attacchi, e che i nemici del paese sono la Mafia e la disoccupazione.

UIL | La Uil si è dissociata con un comunicato: «Ognuno è libero di esprimere le proprie opinioni, ma sarebbe corretto non usare le iniziative promosse dal Sindacato per fare affermazioni che non condividiamo». 

PRESTIGIACOMO | Invece Forza Italia difende Pelù dagli attacchi. Stefania Prestigiacomo ha detto che questi «attacchi scomposti dimostrano come la faziosità continui ad essere di casa da quelle parti. Se al governo ci fosse stato Berlusconi, le battute ironiche contro il signor Pelù si sarebbero tramutate in plauso. Ma al governo c’è un Pd e quindi la Picierno ironizza e pontifica contro il cantante. Bel modo di concepire la libertà di stampa. Il 1 maggio gli artisti sono liberi di criticare solo se governa il centrodestra». Unanimamente, anche Daniela Santanché e Elvira Savino ricordano come «la sinistra vuole la libertà di opinione solo per i suoi, per gli altri preferisce l’esilio».

LEGA NORD | I leghisti ricordano al Pd che ci sono cose più urgenti che rispondere a Piero Pelù. Massimiliano Fedriga ha dichiarato: «Allo stato attuale il governo ha stanziato zero risorse per affrontare il dramma della disoccupazione e Picierno si preoccupa di dire cosa è rock e cosa non è rock».

Venerdì 2 maggio 2014

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