Oggi vertice a Palazzo Chigi tra Kerry e Letta
In agenda rapporti bilaterali, Siria e Datagate

ROMA | Il presidente del Consiglio dei Ministri, Enrico Letta, incontra questa mattina, a Palazzo Chigi, il segretario di Stato americano, John Kerry. Ad accoglierlo, il ministro degli Affari Esteri, Emma Bonino. In vista della conferenza Ginevra 2 del 24 e 25 ottobre, sul tavolo ci sono i colloqui di pace in Medio Oriente, il dossier libico e siriano. Ma nell’agenda potrebbe esserci anche un passaggio sulle presunte attività di spionaggio dell'Nsa in Italia, dopo lo scandalo di questi giorni che ha visto nel mirino la Francia e i Paesi del Sud America.

SCANDALO SPIONAGGIO USA | Solo lunedì scorso il quotidiano francese Le Monde ha rivelato che l'Nsa avrebbe svolto una massiccia attività di spionaggio intercettando milioni di conversazioni francesi. La notizia ha fatto cadere il gelo tra i due paesi con la nota di «profondo biasimo» e «disapprovazione» dell’Eliseo. Ieri la telefonata di chiarimento del presidente Obama al premier Hollande dove è stata ribadita la «piena amicizia» tra le due sponde dell’Atlantico. Dopo l’ammissione che le attività di controllo «sollevano interrogativi legittimi nei nostri amici e alleati», la Casa Bianca ha promesso la «revisione del modo in cui raccogliere informazioni».

CHIESTA CHIARIMENTO AL GOVERNO | Intanto ieri è partita dal Copasir e dal Garante della privacy, la richiesta di chiarimento al governo italiano sulla possibilità che attività di spionaggio abbiano interessato anche il nostro paese. «L’Italia non ha mai concesso agli Usa di intercettare cittadini italiani», ha ribadito l’ex premier Massimo D’Alema. Quindi nel caso di intercettazioni si tratterebbe di violazioni gravi. E sempre sul tema Datagate, oggi è attesa l'audizione al Copasir del sottosegretario all'intelligence Minniti

INCONTRO KERRY NETANYAHU | John Kerry, incontrerà poi nella capitale italiana anche il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, giunto nel martedì a Roma per discutere dei negoziati con i palestinesi ma anche di Siria e Iran.