di Silvia Tozzi
PARMA | L’inceneritore di Parma è stato occupato nel corso di una manifestazione di tre ore per dire ancora una volta no al forno di Ugozzolo.
OCCUPAZIONE | L'occupazione è partita a metà mattina. L’impianto è in funzione da agosto e i manifestanti sono riusciti a bloccare i camion di rifiuti in entrata nel Polo ambientale integrato gestito da Iren. Tre sono stati rimandati indietro, gli altri in arrivo sono stati deviati altrove su ordine di Iren e quindi per tutta la mattina non sono arrivati rifiuti nell’inceneritore. «Oggi l’inceneritore è chiuso – hanno detto i manifestanti – non lo ha fermato Pizzarotti, ma lo abbiamo fermato noi, con queste tute bianche».
LA DINAMICA | i manifestanti erano circa 150, con tute bianche e mascherina. Hanno superato senza difficoltà l’ingresso del Polo ambientale, che è ancora in fase di ultimazione e quindi non ha recinzioni fisse lungo il perimetro. Sono entrati dal cancello principale, sorvegliato da una guardia giurata, e una volta dentro si sono introdotti sulla rampa di accesso in cui solitamente arrivano i camion per scaricare i rifiuti, riuscendo ad arrivare alla torre nord dell’inceneritore, da dove hanno calato dall’alto uno striscione con la scritta «No inceneritori». Quindi, con il materiale trovato nel cantiere hanno creato una barriera all’ingresso e un’altra per bloccare l’accesso alla rampa. I manifestanti hanno imbrattato le stanze all’interno dell’impianto, i cancelli e i muri con vernice spray.
LA SITUAZIONE | L'impianto funziona a singhiozzo per il braccio di ferro tra amministrazione e proprietà, in attesa del pronunciamento del Tar. Molti i cori indirizzati al sindaco Federico Pizzarotti e alla sua promessa non mantenuta di fermare il forno.
Sabato 16 novembre 2013
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