di Nicola Salati
ROMA | Nulla di fatto per il calendario sulla decadenza di Silvio Berlusconi da senatore. La giunta per le Immunità del Senato che si è riunita oggi infatti non è riuscita a mettere insieme un programma per proseguire i lavoro e così all’uscita dalla riunione il senatore Enrico Buemi del Psi ha innalzato il fumo nero dell’ennesimo rinvio. Ora la giunta si dovrà riunire di nuovo lunedì prossimo 9 settembre alle ore 15. I commissari sentiranno la relazione del senatore Augello e poi sarà un nuovo ufficio di presidenza o la giunta stessa a decidere il calendario.
LE REAZIONI | Sulla situazione di stallo lo stesso politico di area socialista è stato molto chiaro: «Il voto ad oltranza? L'oltranza si fa nelle guerre. Io, dopo la relazione di Augello, mi prenderò il tempo necessario per analizzarla». Sullo stesso tema è intervenuto poi il presidente della giunta Dario Stefano: «In ufficio di presidenza della giunta per le elezioni e le immunità del Senato non c'è stata l'unanimità e per questo il calendario sarà deciso, e votato, direttamente lunedì prossimo». Sulla possibile seduta ad oltranza però non è stato così possibilista: «Dipende dagli interventi - ha risposto - dipende dalla discussione».
LA PROVA DI FORZA DEI BERLUSCONIANI | Intanto i berlusconiani continuano nel loro braccio di ferro e anche oggi hanno ribadito con Altero Matteoli: «Chiediamo al Pd delle risposte precise, se ci sono il governo va avanti sennò non possiamo più stare insieme. Inoltre se decade il Cavaliere il Governo finisce». Sulla stessa linea il capogruppo Renato Schifani: «Non siamo pronti a nessuna crisi di governo naturalmente tutto dipende dal comportamento degli altri partiti. La nostra posizione è chiara».
LA RISPOSTA DEL PARTITO DEMOCRATICO | La risposta del Partito Democratico arriva attraverso la voce del responsabile Giustizia Danilo Leva: «Evidentemente nel Pdl sono sordi e ciechi. Abbiamo illustrato chiaramente e più volte la nostra posizione, e non cambia. È dunque il Pdl che deve porsi il problema. A loro spetta la responsabilità di separare le sorti del governo di servizio dalle vicende personali di Berlusconi». La dose è stata rincarata dal segretario del Pd Guglielmo Epifani: «Ancora una volta assistiamo a toni più o meno minacciosi che poi diventano più o meno minacce nei confronti del Paese, dell'Italia, della sua condizione della sua stabilità dello sforzo che sta facendo per uscire dalla crisi».
LE RIVELAZIONI DEL M5S | Mario Michele Giarrusso senatore del M5S ha rivelato: «Il Pdl voleva una riunione a settimana. Il Pd aveva proposto lunedì e poi a seguire martedì per la discussione. Noi del Movimento 5 Stelle abbiamo chiesto che la discussione si aprisse direttamente lunedì per poi decidere come andare avanti». Intanto sono arrivate nella cancelleria centrale del Palazzo di Giustizia di Milano le motivazioni con cui la Corte di Cassazione ha reso definitiva la condanna del leader del Pdl a 4 anni per la vicenda dei diritti tv Mediaset. A questo punto può partire l'iter che porterà alla celebrazione del nuovo processo d'appello, per la rideterminazione dell'interdizione a carico dell'ex premier.
Mercoledì 4 settembre 2013
© Riproduzione riservata
767 visualizzazioni