Neonato non respira più, madre chiama 113. Due agenti salvano il bimbo dal soffocamento

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Neonato non respira più, madre chiama 113
Due agenti salvano il bimbo dal soffocamento

I poliziotti hanno trovato il piccolo, di appena 10 giorni, già cianotico a causa di un rigurgito. Decisive le tempestive fasi di primo soccorso

Redazione Online

Poliziotti salvano neonato
Poliziotti salvano neonato

RAGUSA | Agenti della Polizia di Stato della Questura di Ragusa, hanno salvato un neonato di appena 10 giorni che non respirava più a causa di un rigurgito. Alle 19.30 di ieri, da Ragusa una giovane mamma contatta il 113 disperata in quanto il figlio non riusciva a respirare. L’Operatore della Centrale con prontezza, rimanendo in contatto telefonico con la donna e rassicurandola, avvisava il 118 e l’equipaggio di una Volante per inviarla all’indirizzo indicato. In pochissimo tempo il personale della Polizia di Stato era già davanti al complesso residenziale di villette a schiera di nuova fattura.

IL TEMPESTIVO INTERVENTO DEGLI AGENTI | I due agenti in contatto radio con la Sala Operativa non riuscivano a farsi aprire poiché la madre si era nel contempo accasciata colta da malore per quanto stava accadendo. Senza perdere altro tempo i due operatori scavalcavano il cancello di recinzione ed entravano all’interno del complesso e dopo brevissime ricerche individuavano la villetta ed una volta all’interno trovavano il piccolo nel divano cianotico, segno che non stava respirando. Il tempo in questi casi è fondamentale, gli Agenti riuscivano a rimuovere i muchi dalle prime vie aeree ed il rigurgito di latte appena bevuto, in quell’istante il piccolo ha iniziato a piangere segno che stava respirando autonomamente.

L’ARRIVO DELL’AMBULANZA | Durante queste concitate fasi altro personale della Polizia di Stato faceva convergere sul posto l’ambulanza medicalizzata del 118 indicandole il luogo, poiché la zona non era facilmente individuabile; per non perdere tempo uno degli agenti con il bimbo in braccio correva verso il mezzo di soccorso ed una volta a bordo si provvedeva a prestare le prime cure, somministrando ossigeno e controllando i parametri vitali.

RIENTRO AL PRONTO SOCCORSO CON CODICE ROSSO | Il rientro al Pronto Soccorso è stato effettuato in codice rosso, con le Volanti che agevolavano il transito dell’ambulanza così da permettere un arrivo più celere, stante quanto accaduto; l’urgenza era legata al dato sconosciuto del periodo di tempo in cui il bimbo non aveva respirato. Anche in questo caso la sinergia tra 118 e 113 che quasi quotidianamente operano insieme è stata fondamentale per la riuscita del soccorso.

NEONATO FUORI PERICOLO DI VITA | Tutti sono rimasti con il fiato sospeso fino a quando i medici non si sono pronunciati asserendo che il bimbo era fuori pericolo. Le lacrime di gioia dei genitori e dei soccorritori che si stringevano in un abbraccio davanti l’ospedale è stato il lieto fine di questa emergenza risolta nel migliore dei modi. Questo soccorso è dovuto alla formazione degli operatori della Polizia di Stato della Squadra Volanti che hanno frequentato il corso «Heartsaver CPR AED» per la rianimazione cardio-polmonare, anche di tipo pediatrico, grazie al progetto «Riprendiamoci il Cuore».

Martedì 3 settembre 2013

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