di Silvia Tozzi
ROMA | Il Consiglio dei ministri ha completato e firmato il percorso per il nuovo Isee, il nuovo indicatore della situazione economica equivalente.
ISEE | Si tratta di uno strumento per misurare il reddito, ma anche la ricchezza complessiva delle famiglie. Nella sua versione 2.0, l'Isee, ha detto il premier Enrico Letta, «consentirà l’accesso ai servizi alle persone che effettivamente hanno bisogno dove c’è una situazione certificata che corrisponde ad una situazione reale. Bisogna evitare lo scandalo dei finti poveri e pone il tema di un rapporto diretto tra situazione reale delle famiglie e delle persone e l’accesso ai diritti. Riporta un concetto di verità tra le persone e i servizi sociali corrispondenti. Le risorse vadano alle persone che hanno bisogno».
IL NUOVO ISEE | In caso di perdita del lavoro o di cassa integrazione (o comunque di una riduzione del reddito superiore al 25%) sarà possibile aggiornare il proprio Isee, cosa che oggi non è concessa. Anche sui controlli ci sarà una novità: il controllo incrociato dei dati, per una definizione «più ampia del reddito e un maggior peso della situazione patrimoniale».
CONTROLLI | La riforma dell’Isee «è un passo fondamentale per una maggiore equità» ha commentato il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, che punta a «ridurre l’area dell’autodichiarazione. faremo più controlli per evitare l’abuso di uno strumento così importante. L’Isee considererà tutte le forme di reddito, anche quelle fiscalmente esenti, dando un peso più adeguato alla componente patrimoniale».
Mercoledì 4 dicembre 2013
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