Redazione Online
NEW DELHI | Pavitra Bhardwaj, 40 anni, assistente di laboratorio di chimica nel college Bhim Rao Ambedkar dell’Università di New Delhi, il 30 settembre si era data fuoco davanti alla sede del governo nella capitale, urlando di essere stata violentata dai colleghi tre anni fa. Era stata licenziata quando aveva comunicato l'intenzione di denunciarli. Dopo sette giorni dio agonia è morta oggi.
I REATI SESSUALI | Secondo il National crime records bureau, i reati sessuali in India sono passati dai 2.487 casi del 1971 ai 24.206 casi del 2011.
LA DENUNCIA IMPOSSIBILE | Secondo suo fratello, Pavitra aveva scelto di darsi fuoco come estremo atto di protesta: negli ultimi sette mesi aveva cercato invano di denunciare il caso alla polizia locale, al nucleo Crimini contro le donne, all’ufficio del capo di governo Sheila Dikshit, al vice-cancelliere dell’Università di Delhi. Nemmeno suo marito Dharmender Bhardwaj, che lavora come capo poliziotto a Delhi, era riuscito ad aiutarla. Nell’agonia, Pavitra ha riferito alla polizia di aver commesso il gesto perché nessuno le aveva prestato ascolto.
Lunedì 7 ottobre 2013
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