Minori vittime di abusi o di violenze. In 30mila allontanati dalle famiglie

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Minori vittime di abusi o di violenze
In 30mila allontanati dalle famiglie

L'Albero della Vita lancia, oggi fino al 10 novembre, una campagna di sensibilizzazione e di raccolta fondi «Nessun bambino escluso»

Redazione Online

Bimbi vittime di violenze
Bimbi vittime di violenze

30MILA I BAMBINI VITTIME DI VIOLENZA | Sono 29.309 i minori allontanati dalla famiglia perché vittime di violenze, abusi, maltrattamenti. Se si contano quelli che hanno provato l'esperienza di vivere lontani dalla famiglia, nel solo 2010 sono stati 40mila. Numeri molto alti, che dimostrano che il fenomeno richiede un intervento.

L’ALLONTANAMENTO DALLA FAMIGLIA | Alla base dell'allontanamento spesso ci sono le relazioni interne alla famiglia, la poca cura degli genitori, le violenze, ma anche problemi stessi di mamma e papà, come i problemi di dipendenza da alcool e sostanze. A tutto ciò, si sono aggiunti i problemi economici e lavorativi, soprattutto negli ultimi tempi.

STRUTTURE PROTETTE | Da oltre 15 anni Fondazione L'Albero della Vita si prende cura di loro, ogni giorno. Li accoglie nelle sue strutture protette, a volte insieme alle loro mamme. Organizza attività educative nelle periferie delle grandi città, riporta fiducia e speranza nella loro vita e in quella delle loro famiglie. Con un Sms al 45598 si può aiutare a sostenerli. La Fondazione infatti, lancia «Nessun bambino escluso», campagna di sensibilizzazione e di raccolta fondi, al via da oggi fino al 10 novembre. In particolare il ricavato sosterrà 6 case accoglienza di cui 3 a Milano, una in provincia di Pavia, una a Oristano e una a Palermo.

UN FUTURO MIGLIORE | «L'impegno quotidiano della Fondazione L'Albero della Vita - spiega il suo presidente, Patrizio Paoletti - è quello di accogliere bambini e adolescenti che vivono in condizioni di grave emarginazione, per restituire loro la speranza in un futuro migliore. Aiutare un bambino o un adolescente che vive in contesti familiari di violenza, solitudine e degrado sociale, per noi significa oggi accompagnarli in un percorso di valorizzazione delle proprie risorse interiori perché possano essere, domani, adulti migliori».

Lunedì 21 ottobre 2013

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