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MILANO | Un imprenditore milanese, accusato di aver evaso l'Iva per 180mila euro, è stato assolto dal gup di Milano Carlo De Marchi. Il magistrato ha accolto la tesi della difesa, secondo la quale l'imputato «Non ha versato l'imposta a causa della difficile situazione economica dell'impresa». L'uomo, titolare di un'azienda informatica, è stato così prosciolto perché «il fatto non costituisce reato», in quanto mancava la «volontà di omettere il versamento». L'imprenditore, assistito dagli avvocati Luigi Giuliano Martino e Marco Petrone, era stato in un primo tempo condannato con decreto penale a 6 mesi di reclusione convertiti in una multa di oltre 40mila euro, dopo che era stata accertata la violazione, segnalata dall'Agenzia delle Entrate. Poi assolto - I suoi difensori, però, si sono opposti al decreto di condanna e hanno chiesto il processo con rito abbreviato per l'uomo. Il gup ha assolto l'imputato perché non ha ravvisato «l'elemento soggettivo del reato, vale a dire la volontà di omettere il versamento».
Giovedì 24 ottobre 2013
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