Redazione Online
Secondo l'Ocse, migliora l’andamento economico della zona euro, ma non in Italia. Il Pil italiano nel secondo trimestre 2013 continua a calare, «per l’ottavo trimestre consecutivo», ma «il ritmo della contrazione ha rallentato allo 0,2%, contro lo 0,6% del periodo precedente». Quanto rilevato dall’Ocse non fa ben sperare. Le imprese perdono produttività e ancora una volta si registrano solo aumenti dei fatturati per alcune delle grandi imprese, e un peggioramente di tutte le piccole, medie, e piccolissime imprese.
DATI BUONI SOLO PER GERMANIA E GB | Le partite Iva sono allo stremo, e non ce la fanno più. In controtendenza, invece, sono gli Stati Uniti. Barack Obama nelle scorse settimane aveva dichiarato che gli Usa sono il miglior Paese in cui intraprendere. E gli effetti si vedono. In Gran Bretagna, come come negli States, la crescita è pure dello 0,6%, contro lo +0,4% e lo 0,3% di tre mesi prima.
L’avanzamento della Germania, ancora, è dello 0,7% a fronte di una crescita quasi nulla nei primi tre mesi. In Francia la crescita è dello 0,5% contro il precedente trimestre di -0,2%. Infine il Giappone, con un dato anche qui incoraggiante, dello 0,9% precedente e dello 0,6 attuale. Intanto gli imprenditori aspettano i provvedimenti del Governo Letta, praticamente assente e cieco di fronte a quello che accade in Italia. Sta di fatto, che il presidente dovrà fare i conti con le continue aziende che chiudono. Bisognerà vedere se la crescita di cui tanto si sente parlare del 2014 sia effettivamente all’orizzonte, oppure l’ennesimo miraggio.
Giovedì 22 agosto 2013
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