di Diletto Sapori
Aldo Palazzeschi, sommo poeta dello scarno primo novecento italiano, scriveva di sé, poeta: “Ma lasciatemi divertire…”. Il Caffè del Porto di Fano, ristorante mascherato da bar e osteria, luogo celeberrimo per gli autoctoni in quanto una leggenda lo vuole culla della geniale Moretta (caffè con rhum, cognac e scorza di limone), forse creata dal mitico Guglielmo, fondatore di questo locale, è un posto dai segreti gozzaniani.
Con sentimento e grande concreta professionalità, Francesco ne è l'anfitrione. Un assistente di tavolo che a Miami, ovviamente con altro ben più salubre sistema organizzativo della ristorazione, potrebbe guadagnare anche 500 dollari a serata: ma è qui, in questa Italia inconsapevole, che quasi regala meraviglie e magistralità, clima e piaceri conviviali assoluti, con beata incoscienza.
Non mi dilungo: in 2 cene ho assaggiato forse 20 portate, tutte eccellenti. Ho parlato con avventori avveduti, del luogo ma convincenti, e insomma posso dire che il Caffè del Porto è… magia.
Il giovane cuoco, siracusano naturalizzato fanese, ha capito tutto. I suoi piatti sono toccanti, equilibrati e realizzati con materie prime freschissime, adatte a chi, con una certa maturità, vuole una cena decontracté e di qualità indiscutibile.
Ottimo convivio. Parola di Diletto Sapori!
Domenica 3 luglio 2022
© Riproduzione riservata
836 visualizzazioni