Ut pictura poësis: il vecchio Orazio ci offre, ancora una volta, la chiave o, per meglio dire, il grimaldello per entrare nel cuore di un testo singolare come questo - Ombre e colori - di Antonio Rossello e cercare quindi di carpire il segreto di una scrittura che asseconda ritmi e cadenze di una sintassi eslege, eruttiva e turbinosa, disperdendosi ora in mille direzioni, ora, per contro, raggrumandosi in gorghi magmatici. E così anche Rossello, a chiusura della sua opera, quasi in una ricerca di chiaroscuro, in una nuova modulazione delle sue ombre e dei suoi colori, contrappone il mare alla terra, la marina albisolese alle Langhe astigiane.