Redazione Online
LETTA CONTRO GLI AYATOLLAH DEL RIGORE | Il semestre italiano di presidenza Ue «Sia legislatura della crescita e non della sola austerità» è l'auspicio del premier Enrico Letta, parlando all'assemblea di Federcasse. «Siano convinti di poter dire con forza che c'è bisogno di una politica Ue per la crescita perchè abbiamo i conti in ordine, l'Italia - dice - ha fatto un percorso che ci consente e ci obbliga a spingere sulla strada della crescita». «Sul fronte europeo per alcuni ayatollah del rigore questo non è mai abbastanza, ma di troppo rigore l'Europa finirà per morire e le nostre imprese finiranno per morire». Lo ha aggiunto il premier Enrico Letta che ha spiegato anche che «Sul fronte interno troppi pensano che si possa fare deficit e debito. Noi siamo in mezzo».
PRIVATIZZAZIONI DA 12 MLD | Intanto il Consiglio dei Ministri, riunito ieri, ha ascoltato una relazione del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Fabrizio Saccomanni, sulle privatizzazioni nella quale è stata affrontata l’opportunità di mettere in vendita quote di società pubbliche senza andare a toccare la quota di controllo delle stesse. Unica eccezione riguarda il Gruppo SACE (assicurazione del credito, protezione degli investimenti, cauzioni e garanzie finanziarie) dato che non esistono in Europa gruppi assicurativi di crediti alle imprese che siano prevalentemente pubblici. Complessivamente questa operazione di cessione di quote societarie «dovrebbe far entrare tra i 10 e i 12 miliardi di euro» nelle casse dello Stato, di cui la metà andrà a ridurre il debito nel 2014 e il resto a «ricapitalizzazione della Cdp». Le dismissioni arriveranno fino al 60% della quota per Sace e Grandi Stazioni; per Enav e Fincantieri è prevista una cessione del 40%; per Eni la cessione è del 3%. « La cessione del 3% dell'Eni - ha spiegato il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni - ci consente di mobilizzare 2 miliardi senza scendere sotto il 30%'' e senza dunque perdere il controllo della società».
RINVIO PER LO STOP ALLA SECONDA RATA DELL'IMU | Il Consiglio ha poi deciso di rinviare l’analisi dei due decreti legge presentati dal Presidente, Enrico Letta, e dal Ministro dell’Economia e delle finanze, Fabrizio Saccomanni, recanti, il primo, disposizioni urgenti in materia di Imu, finanza pubblica, nonché in materia di alienazione di immobili pubblici e, il secondo, dal titolo: «Disposizioni urgenti riguardanti la Banca d’Italia». Il rinvio è stato necessario in attesa di comunicazioni provenienti dalla Banca centrale europea.
.
Venerdì 22 novembre 2013
© Riproduzione riservata
851 visualizzazioni