Legge elettorale, Grillo attacca Letta. «Il premier mente: vuole il Porcellum»

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Legge elettorale, Grillo attacca Letta
«Il premier mente: vuole il Porcellum»

Il presidente del Consiglio replica su Fb:«Il bugiardo è lui»

di Erre Bi

Letta e Grillo
Letta e Grillo

ROMA | C’è anche Beppe Grillo, giunto a Roma nella tarda serata di ieri, alla manifestazione del Movimento Cinque Stelle, davanti a palazzo Mazzini contro l'informazione del servizio pubblico radiotelevisivo. I penta stellati con «#OccupyRai - Fuori la politica e le lobby dalla Rai!» chiedono che sia reso noto l'elenco dei fornitori della Rai; siano valorizzate le competenze e le professionalità interne; venga immediatamente sciolto il consiglio di amministrazione responsabile della perdita costante di valore della Rai e fatti decadere la presidentessa Tarantola e l'amministratore delegato Gubitosi; sia avviato un dibattito parlamentare per eliminare ogni ingerenza politica; sia predisposto un piano di rilancio in ottica multimediale e con respiro internazionale.

PORCELLUM, GRILLO CONTRO LETTA | Poche ore fa lo stesso leader di Ms5 ha già ha spiegato con un lungo post, sul suo blog, le ragioni dello scontro dando luogo ad un botta e risposta con il premier Letta. Motivo della polemica è la legge elettorale e la parzialità delle rete pubblica. «La Rai - dice Grillo - deve intervenire sul presidente del Consiglio che ieri, sul terzo canale, ha detto una cosa falsa. Non siamo noi ad aver votato il Porcellum, ma lui». «É stato letta – scrive ancora - ad affermare in televisione che è a favore del Mattarellum e che per colpa di Grillo non si è potuto tornare a quella legge. Sappiamo bene, invece, che la verità è l’esatto opposto. Il Deputato del pd Giachetti propose il ritorno al mattarellum che fu bocciato a pieno titolo da Letta, dalla Finocchiaro e da tutto il pd che votò contro. Il M5S compatto votò a favore. Ci sono gli atti della camera che lo testimoniano. Questa è una menzogna che meriterebbe non solo una denuncia per diffamazione ma un intervento da parte di Roberto Fico in qualità di Presidente della Vigilanza Rai soprattutto per l’accomodante comportamento di Fazio che non è minimamente intervenuto smentendo ciò che Letta stava asserendo».

LA REPLICA DEL PREMIER | Immediata la replica su Facebook del presidente del Consiglio, che ha ribadito la preferenza per il Mattarellum. «Ieri - ha scritto il premier - a «Che Tempo che fa» ho ribadito di voler cambiare la legge elettorale, di preferire un ritorno al mattarellum, ma di essere consapevole che in Parlamento non ci sono i numeri per abolire il porcellum. Ad oggi, tanto il Pdl quanto il MoVimento 5 Stelle non vogliono quella legge elettorale che, com’è noto, restituirebbe il diritto di scelta ai cittadini».

IL NODO DELLE RIFORME | «In Rete - ha continuato Letta - mi accusano di essere bugiardo, usando come argomentazione il fatto che la mozione Giachetti – volta ad abolire il porcellum per tornare al mattarellum – è stata votata dal MoVimento 5 stelle, con il no di PD e PDL. Per quanto mi riguarda la questione è molto chiara. Nel discorso con cui ho chiesto il voto di fiducia alle Camere ho utilizzato parole non equivoche: «Permettetemi di esprimere a livello personale che certamente migliore della legge attuale sarebbe almeno il ripristino della legge elettorale precedente». La mozione Giachetti è stata contestata – nel metodo, non nel merito – dal Pd perché focalizzava l’attenzione (e precipitava il confronto) solo sulla legge elettorale, mentre il dibattito urgente e necessario doveva riguardare l’intera materia delle riforme istituzionali per il cambiamento dell’articolo 138 della Costituzione. Dunque, in prospettiva, non solo il sistema di voto, ma anche, tra l’altro, la riduzione del numero dei parlamentari e il superamento delle storture causate dal bicameralismo paritario».

CHI NON VUOLE CAMBIAMENTO | «Grillo ancora una volta mente. Soprattutto dimostra di volere, lui per primo, il porcellum. Non mi stupisce: è l’unico sistema che può consentirgli di avere voce in capitolo, di vincere o di essere comunque l’ago della bilancia. Anche ieri, guarda caso, ha chiesto di tornare a votare con il porcellum. Del resto già il 22 agosto, sul suo blog, scriveva: «Con il porcellum vinciamo noi. Pdl e Pd sanno che con il Porcellum il rischio che il M5S vinca le elezioni e vada al governo è altissimo. Solo qualche 'anima bella' pensa di poter correggere ora il Porcellum. È necessario tornare immediatamente alle elezioni. Per la casta, ora, è fondamentale una legge elettorale contro il M5S». Io, a differenza sua, voglio una legge elettorale che restituisca agli italiani il potere di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento. E deve essere proprio il Parlamento ad approvarla. Naturalmente continuerò a lavorare in questa direzione, come ho sempre fatto, senza certo temere le accuse e le mistificazioni di Grillo».

Lunedì 30 settembre 2013

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