Legge di stabilità, gli emendamenti più soldi per il taglio del cuneo fiscale

Ultimi articoli
Newsletter

la retribuzione non può comunque diminuire in caso di passaggio ad altra funzione

Legge di stabilità, gli emendamenti
più soldi per il taglio del cuneo fiscale

Il fondo però andrà ai lavoratori dipendenti, ai pensionati, per la riduzione dell’Irap sul lavoro per le imprese e per i lavoratori autonomi. A loro andrà la metà delle somme raccolte

di Silvia Tozzi

I lavori
I lavori

ROMA | Il governo ha messo a punto un emendamento alla legge di stabilità che ridisegna il fondo taglia-cuneo che nascerà nel 2014, e che prevede più soldi per il taglio del cuneo fiscale. Ad alimentarlo, non saranno più soltanto le risorse della spending review, ma anche le risorse della lotta all’evasione fiscale che eccedono gli incassi programmati e le una tantum, come i soldi del rientro dei capitali dalla Svizzera.

IL FONDO | Il fondo però andrà ai lavoratori dipendenti, per la riduzione dell’Irap sul lavoro per le imprese e per i lavoratori autonomi. A loro andrà la metà delle somme raccolte. Ma andranno anche ai pensionati. Le amministrazioni interessate dovranno provvedere ad adeguare verso il basso le retribuzioni a partire dalla prima mensilità successiva all’approvazione della legge, quindi dal prossimo gennaio.

NON DIMINUIBILE | Un emendamento ha eliminato il cosiddetto divieto di reformatio in peius ossia la norma, contenuta in una legge del 1957 poi corretta nel 1993, in base alla quale la retribuzione non può comunque diminuire in caso di passaggio ad altra funzione, ad esempio quando cessa un incarico e si torna al proprio ufficio di provenienza. In queste situazioni attualmente scatta appunto un assegno personale pari alla differenza di trattamento economico: d’ora in poi non succederà più.

PUNTI DA RISOLVERE | Tra i nodi più importanti ancora da sciogliere, quello degli stadi e il tema delle spiagge. Sul primo punto, l’esecutivo sarebbe intenzionato comunque a non andare oltre l’impostazione più cauta, che esclude la possibilità di permettere la realizzazione di altri immobili quale compenso per la costruzione di nuovi impianti sportivi. Su spiagge e concessioni demaniali la revisione della normativa generale arriverà più tardi: intanto si punta a risolvere con una sorta di sanatoria sui canoni la situazione delle aziende che sarebbero sul punto di chiudere.

Domenica 15 dicembre 2013

© Riproduzione riservata

905 visualizzazioni

Commenti
Lascia un commento

Nome:

Indirizzo email:

Sito web:

Il tuo indirizzo email è richiesto ma non verrà reso pubblico.

Commento: