di Silvia Tozzi
ROMA | Pd e Pdl sono al lavoro per modificare il cuneo fiscale con l'obiettivo di abbassare il costo del lavoro e aumentare il peso delle buste paga dei dipendenti. Due due emendamenti alla legge di stabilità - uno proveniente dalle file del Pdl (prima firmataria Anna Cinzia Bonfrisco), l'altro da quelle del Pd (primo firmatario Giancarlo Sangalli) - per modificare il cuneo fiscale riguardano l'esenzione dall'Irpef dei redditi inferiori ai 12.000 euro (oggi al tetto di 8mila euro l'anno per i lavoratori dipendenti, 7.500 per i pensionati). Sangalli propone di ridurre la neonata Tobin tax sulle transazioni finanziarie, di cui invece il testo varato dal governo prevede un aumento dal 2014. Nella proposta Pdl, la Tobin tax va riscritta, riducendo dal primo marzo 2014 le relative aliquote e estendendone l'applicazione. La norma stabilisce la riduzione dell'aliquota dell'imposta allo 0,01% del valore della transazione per le operazioni effettuate in borsa (dal 2014 sarebbe salita allo 0,2%).
LA COPERTURA | La copertura, circa 1,8 miliardi di euro, è garantita da tagli di spesa delle amministrazioni pubbliche. In base ai testi, le amministrazioni pubbliche «non possono effettuare spese per consumi intermedi di ammontare superiore al 70% della spesa sostenuta» nel 2012. Insomma, a differenza di quanto garantito il mese scorso, il patto di Stabilità non si allenta. Tutt'altro. Comuni e regioni, in più, a causa del taglio dell'Addizionale Irpef, perderanno gettito.
SACCONI | In un emendamento, Maurizio Sacconi, presidente della Commissione Lavoro al Senato, ha proposto di tassare tutto il salario di produttività al 10% sostituendo così il taglio del cuneo fiscale. L'imposta al 10% si applicherebbe solo ai redditi inferiori ai 40.000 euro annui su una retribuzione lorda non superiore ai 6.000 euro.
CONDONO | Il senatore Andrea Mandelli ha presentato un emendamento che ripropone una sanatoria fiscale e contributiva dei debiti pregressi fino al 31 dicembre 2012 senza corrispondere gli interessi di mora e sanzioni con il pagamento di una somma pari all'80% dell'imposta iscritta a ruolo.
LA CASA | Il Pdl chiede lo stop alla tassa sulla prima casa anche con il nuovo regime della Tasi con coperture che dal 2014 potrebbero arrivare per 1,2 miliardi dalla spending review. Renato Brunetta propone di far nascere il Tuc, il Tributo unico comunale, in sostituzione dell'Imposta municipale propria. Sarebbe così decretato lo stop alla Trise (composta di Tari e Tasi) e ci sarebbe un nuovo successore dell'Imposta municipale propria. Lo prevede nel dettaglio un emendamento del relatore del Pdl, Antonio d'Alì. Sempre con un emendamento a firma d'Alì, il Pdl ha presentato l'annunciata proposta sulla vendita degli stabilimenti balneari, con diritto di prelazione degli attuali titolari delle concessioni, per coprire le minori entrate che deriverebbero dalla Tuc.
I TASSI | Un emendamento firmato da 13 senatori del Pd prevede di aumentare l'aliquota base della Tasi fissata dal ddl Stabilità dall'1 per mille, all'1,5. Contestualmente sull'abitazione principale viene proposta l'introduzione di una detrazione di 145 euro, esclusi gli immobili accatastati nelle categorie A1, A8 e A9. Un emendamento di Federico Fornaro, sempre Pd, prevede detrazioni sulla prima casa pari a 50 euro per ogni uno per mille di aliquota Tasi e di 12,50 euro per ogni figlio fino al quarto.
CANONE RAI | Accordo sul canone Rai, che aumenterà di di 6 euro a partire dall'1 gennaio del 2014.
Martedì 12 novembre 2013
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