Redazione Online
LE NOVITÀ DELLA LEGGE DI STABILITÀ | Nessun aumento delle tasse e nessun taglio alla Sanità tra il 2014 e il 2016: questi i punti fondamentali della nuova legge di Stabilità. La pressione fiscale nel triennio scenderà dal 44% al 43,3%. Il taglio del cuneo fiscale varrà 5 miliardi per i lavoratori e 5,6 miliardi per le imprese in tre anni. «La discussione sulla revisione delle aliquote Iva inizierà in Parlamento - ha assicurato il premier Letta, - inoltre ci sarà l'allentamento del patto di stabilità dei Comuni per un miliardo, da investire in occupazione e attività» .
ALFANO, RIDOTTA LA SPESA PUBBLICA | «É finita la fase degli antibiotici,ora è iniziata la fase delle vitamine». Lo ha detto il vicepremier Alfano presentando la legge di Stabilità. «Il saldo per i cittadini, le famiglie e le imprese è positivo perché si pagheranno meno tasse – ha affermato il vicepremier - La pressione fiscale diminuirà di un punto nel triennio. Lo spirito della manovra è: meno spesa pubblica, meno debito pubblico, meno tasse. Siamo molto contenti che nella Legge di Stabilità non ci siano stati tagli alla sanità. Come in casa c'è lo scaffale dei medicinali, oggi si può chiudere la parte destinata agli antibiotici e si può aprire quella destinata alle vitamine. Il nostro Paese ha fatto tanti sacrifici, oggi inizia una fase con la ricetta che riteniamo la migliore: riduzione della spesa pubblica, del debito e delle tasse».
LORENZIN, SCELTA GIUSTA SU SANITÀ | Tra i Ministri soddisfatti, anche quello della Salute, Lorenzin: «Per la prima volta in dieci anni non ci siano tagli alla Sanità. Un risultato importante». Positivo il commento anche del responsabile del dicastero per gli Affari Regionali, Delrio: «Si è invertita una tendenza sul fronte dei tagli ai Comuni». E il ministro dell'Ambiente, Orlando, sulla nuova service tax: «Chi fa la differenziata pagherà meno. Un ottimo segnale».
FRANCESCHINI, FINE ERA DEI TAGLI INDISCRIMINATI | «Per fare tagli di tasse a imprese e dipendenti servono tagli di spesa corrispondenti; e ovviamente non saranno indolori. Inevitabile, dato che abbiamo scelto di fare la prima manovra dopo anni senza alcun prelievo fiscale su cittadini e imprese». Lo ha detto il ministro Dario Franceschini sottolineando che la stagione dei tagli lineari che colpiscono allo stesso modo la difesa e la scuola è stata lasciata alle spalle. «Questa volta dovrà essere più lo Stato a dare in termini di contenimento della spesa, del sistema dei comuni e delle regioni, nei confronti dei quali va allentato il patto di stabilità interno, per consentire di spendere quello che hanno in cassa facendo lavorare le imprese» ha proseguito il ministro
EPIFANI, FURURO POSITIVO | «La legge di stabilità sarà un passaggio decisivo per il futuro del Paese. In estate siamo usciti dalla procedura di infrazione, provocata dai governi di centrodestra. Chiuderemo l’anno riuscendo a restare entro il 3% di deficit rispetto al Prodotto interno lordo, pur avendo cominciato a dare i primi, concreti segnali di inversione di tendenza. Basti ricordare gli interventi positivi per la scuola e per la cultura, dopo anni di tagli, i provvedimenti per gli ammortizzatori sociali e gli esodati, la cancellazione dell’Imu sulle prime case». É quanto affermato dal segretario del Pd, Guglielmo Epifani. «Ora bisogna lavorare per aiutare la crescita, sostenendo le possibilità di investire dei comuni virtuosi, allentando il patto di stabilità, e guardando con attenzione alle esigenze delle autonomie. Ma dobbiamo dare anche un altro segnale di inversione di tendenza e di fiducia rispetto alle attese dei cittadini, chiudendo finalmente la stagione dei tagli continui alla sanità».
Mercoledì 16 ottobre 2013
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