La Procura di Taranto non ha vietato all'Ilva l'uso dei beni sequestrati: si può lavorare

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PARTE LA CASSA INTEGRAZIONE STRAORDINARIa. OGGI SCIOPERI E INCONTRI DI GOVERNO

La Procura di Taranto non ha vietato all'Ilva
l'uso dei beni sequestrati: si può lavorare

Le disponibilità finanziarie sequestrate nei giorni scorsi dalla Guardia di Finanza al Gruppo Riva ammontano a circa 50 milioni di euro, meno del 10% dei beni cui gli agenti hanno posto i sigilli

di Silvia Tozzi

L'Ilva a taranto
L'Ilva a taranto

VERONA | Stamani in tutto il Nord Italia scioperi e proteste legati ai sette (appartenenti a 13 società) stabilimenti chiusi di proprietà della famiglia Riva, di cui è anche l'Ilva di Taranto. La chiusura è giustappunto conseguenza della vicenda giudiziaria pugliese. I lavoratori chiedono la continuità del lavoro che, secondo loro e l'azienda, il sequestro mette in pericolo. La Procura di Taranto, che ha chiesto al gip Patrizia Todisco il sequestro nell'ambito dell'inchiesta sull'inquinamento dell'Ilva, sostiene che non vi è nessun divieto all'uso dei beni aziendali.

LA VERSIONE DELLA PROCURA | Le posizioni di Procura Taranto e gruppo Riva sono nettamente divergenti: la prima sostiene che il sequestro non impedisce di andare avanti e che isequestrati verranno immediatamente affidati al custode giudiziario già nominato dal gip col primo sequestro di maggio - Mario Tagarelli, ex presidente dell'Ordine dei commercialisti di Taranto - proprio per non pregiudicarne l'operatività. Il custode-amministratore «è autorizzato ex lege a gestire eventuali necessità di ordine finanziario». I beni sequestrati negli ultimi giorni, conclude la nota della Procura, verranno «immediatamente affidati, così come previsto dall'originario provvedimento del gip e allo scopo di evitare pregiudizi per la loro operatività, all'amministratore giudiziario, nominato a suo tempo dal giudice proprio allo scopo di garantire la loro gestione». Lo scopo, si sottolinea, è di «prevenire effetti negativi sulla prosecuzione dell'attività industriale, così come sta già avvenendo per le altre aziende precedentemente attinte dall'iniziale provvedimento di sequestro».

LA CASSA INTEGRAZIONE | Finiranno in cassa integrazione straordinaria i 1400 addetti che il gruppo Riva ha dichiarato esuberi dopo il sequestro. Il premier Enrico Letta, alla Fiera del Levante, ha assicurato una rapida soluzione al caso.

LA VERSIONE DEL GRUPPO RIVA | Il gruppo sostiene di essere paralizzato dal sequestro e che fermare tutto mettendo in libertà il personale costituisce un atto obbligato, non una scelta.

LA LINEA DEL GOVERNO | Il Governo intende verificare la strada dell'estensione del commissariamento su tutto il gruppo Riva (ora riguarda solo i siti Ilva di Taranto, Genova e Novi Ligure, affidati a Enrico Bondi coadiuvato dal sub commissario Edo Ronchi). Si pensa anche di modificare il Codice civile affinché, quando si decide per il sequestro di un bene produttivo, non si blocchi anche la produzione. Ha detto Letta: «Il commissariamento ha evitato che quello che è successo mettesse in ginocchio Taranto». Ha spiegato il ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato: «L'attività produttiva dell'Ilva deve continuare anche in presenza del sequestro. Il governo non è contro il sequestro ma si deve evitare il blocco dell'attività produttiva». Il ministro dell'Ambiente Andrea Orlando ha commentato: «L'Ilva negli anni ha sistematicamente violato le normative ambientali. Noi abbiamo introdotto il commissariamento anche in questi casi, non solo per questioni economiche».

L'OPINIONE DI SQUINZI| Secondo il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, «stiamo liquidando, per la gioia dei concorrenti esteri, un intero comparto industriale, la siderurgia».

LETTA E I LAVORATORI USB | Il presidente del Consiglio, a Bari, ha incontrato una rappresentanza sindacale dei lavoratori Ilva iscritti all'Usb. Gli è stata consegnata una lettera nella quale si chiede di risolvere la vertenza dell'acciaieria di Taranto. Il premier si è detto concorde sul fatto che chi denuncia la mancanza di sicurezza sul lavoro non può ricevere provvedimenti disciplinari. Sul licenziamento di Marco Zanframundo, delegato sindacale e operaio Ilva, Letta ha assicurato che sarà uno degli argomenti che affronterà oggi con Bondi, commissario straordinario dell'Ilva.

Lunedì 16 settembre 2013

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