di Silvia Tozzi
MILANO | Il quotidiano La Padania non si scusa con il ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge dopo aver pubblicato la sua agenda di impegni istituzionali, e anzi raddoppia: pubblica anche gli appuntamenti del ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato.
QUI LEGA | Da oggi quindi sul quotidiano torna Qui Cecile Kyenge e si aggiunge Qui Flavio Zanonato, accanto a Qui Lega, dedicata agli appuntamenti del segretario federale Matteo Salvini e a quelli sul territorio. In prima pagina il quotidiano leghista mostra poi l’indirizzo web del dicastero diretto da Kyenge, sottolineando che gli appuntamenti del ministro sono diffusi pubblicamente online.
SALVINI | Salvini ribadisce il diritto del partito ad agire in questo modo: «Mi dicono che stamattina ci sia stata una corsa alle edicole per acquistare la Padania, è la risposta della nostra gente agli attacchi e alle intimidazioni fatte contro la Lega da chi addirittura invoca il sequestro fascista. Il ministro Kyenge chiede che la politica si alzi a sua difesa? In realtà i veri democratici oggi dovrebbero schierarsi a difesa del diritto dei giornalisti della Padania di scrivere e di dire quello che pensano, mentre dalla Sinistra arriva la proposta fascista di censurare o addirittura di sequestrare preventivamente. Roba da matti».
NON DEVE TEMERE | «Comunque stiano sereni certi campioni di libertà, della ministra ci occuperemo in Parlamento tanto è vero che sabato mattina a Milano ignoreremo la sua presenza in piazza Duomo e ci troveremo invece a San Vittore a protestare contro la porcheria dello svuota-carceri».
DEMOCRAZIA | Per il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, non è razzismo, ma democrazia: «Non capisco perché contestare il ministro Kyenge sia razzismo e contestare il presidente Maroni come avviene qualche volta sia un atto di grande democrazia, questo doppiopesismo mi infastidisce molto. Non capisco dove sia il problema, l’agenda è sul sito del ministero, non capisco il problema di diffondere gli appuntamenti. Noi contestiamo le proposte assolutamente sbagliate del governo, attraverso il ministro Kyenge. Se siamo in democrazia si può fare».
KYENGE | Il ministro ha spiegato: «Io sono un ministro della Repubblica Italiana, alla Repubblica Italiana ho giurato fedeltà, e sono ministro di tutti i cittadini. Ad essere minacciata è la democrazia: dobbiamo cominciare a pretendere il rispetto del ruolo delle istituzioni e di un leader politico. Le persone che ricoprono una carica pubblica devono comunicare messaggi positivi e avere anche un ruolo educativo».
Mercoledì 15 gennaio 2014
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