La Lega Nord in solidarietà con la Catalogna. Che chiede l'indipendenza dalla Spagna

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FEDRIGA «I CATALANI CHIEDONO QUELLO CHE CHIEDONO I LEGHISTI: DIVENTARE STATO AUTONOMO»

La Lega Nord in solidarietà con la Catalogna
Che chiede l'indipendenza dalla Spagna

La richiesta è di diventare uno stato indipendente interno all'Unione Europea. Ieri una catena umana di 400 kilometri è partita da Barcellona

di Silvia Tozzi

La manifestazione per l'indipendenza catalana
La manifestazione per l'indipendenza catalana
ROMA | Tutti i deputati della Lega Nord si sono presentati nell’Aula della Camera indossando sotto la giacca una maglietta con la bandiera della Catalogna.«Si tratta di una espressione di solidarietà – ha spiegato Massimiliano Fedriga – per i catalani che chiedono il referendum per l’indipendenza».Il vicepresidente del Consiglio regionale lombardo Fabrizio Cecchetti il giorno precedente ha fatto lo stesso in Pirellone con una t-shirt riportante la scritta “Independencia Paisos Catalans”.

LA CATENA UMANA | «Ho voluto dimostrare il mio appoggio all’iniziativa che proprio domani, in occasione della Diada, festa nazionale catalana, vedrà centinaia di migliaia di catalani impegnati in una catena umana lunga 400km per chiedere un referendum sull’indipendenza della regione di Barcellona entro il 31 maggio prossimo».«La spinta indipendentista in atto in Catalunya – ha aggiunto Cecchetti – è fondamentale per l’affermazione dei processi di autodeterminazione dei popoli». Alla catena hanno partecipato centinaia di migliaia di persone, la catena era lunga circa 400 kilometri. Una catena che passa per città emblematiche come Barcellona lungo la costa di tutta la regione. Tra gli slogan più popolari, spicca la parola 'Indipendenza!' ma anche 'Catalunya, nou estat d'Europa' (Catalogna, nuovo stato d'Europa). Quella catalana è stata la più grande manifestazione nazionalista catalana dalla fine della dittatura franchista.

LE RICHIESTE FEDERALISTE | Per i leghisti, l'iniziativa catalana propone il loro stesso modello d'Europa. «Si rende necessario superare il fallimento dell’Unione Europea e degli stati nazionali ormai sempre più lontani dalle esigenze reali dei cittadini e dei territori», ha detto Cecchetti. Il presidente della Generalitat de Catalunya, Artur Mas, sollecita il diritto degli abitanti della zona ad avere un maggiore controllo sull’economia, la politica e i servizi sociali della regione più ricca della Spagna.«Nonostante le concessioni finanziarie che sono state fatte ai Paesi Baschi, le nostre petizioni per avere un patto fiscale con Madrid per alleggerire l’ingiusto sistema attuale sono stati rifiutati. Siamo stati disponibili a pagare più di quanto era dovuto per sostenere le altre regioni più povere della Spagna. Ma ora si è andato oltre. La Catalogna riceve meno pro capite in servizi rispetto a più della metà delle altre regioni spagnole, anche se paga tasse più alte degli altri. In più, il governo spagnolo non ha rispettato i suoi impegni di investimento sul territorio».

Giovedì 12 settembre 2013

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