La Crimea in mano a anonime forze armate. Yanukovich dice «governo illegittimo»

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l'ex premier è «in Russia grazie ad alcuni ufficiali patrioti che mi hanno aiutato»

La Crimea in mano a anonime forze armate
Yanukovich dice «governo illegittimo»

La banca centrale ucraina ha annunciato di aver limitato a 15 mila grivnie il massimale quotidiano dei soldi ritirabili nelle banche del Paese, che è a rischio bancarotta

di Silvia Tozzi

Viktor Yanukovich
Viktor Yanukovich

SINFEROPOLI (CRIMEA) | In Crimea si è tenuto un nuovo blitz: una cinquantina di membri delle forze navali russe ha preso il controllo nella notte di un aeroporto in Crimea, quello di Sinferopoli. Il ministro dell’Interno ucraino, Arsen Avakov, ha accusato Mosca di «invasione armata» e di «occupazione». 

MOSCA | Ma la Russia ha negato che le proprie forze siano coinvolte nell’occupazione. Gli uomini armati infatti non dicono da dove provengono e non è chiaro a quali forze appartengano.

AVAKOV | Il ministro ha continuato sostenendo che l’aeroporto di Sinferopoli è bloccato da reparti militari della flotta russa. «All’interno dell’aeroporto, si trovano i militari e le guardie di frontiera ucraini. Fuori ci sono militari in divisa mimetica con armi e senza distintivi, che non nascondono la propria appartenenza. L’aeroporto non funziona. Sul perimetro esterno ci sono i posti di controllo del ministero degli interni ucraino. Non ci sono ancora scontri armati».

LA BANCA CENTRALE UCRAINA | La banca centrale ucraina ha annunciato di aver limitato a 15 mila grivnie (circa 1.095 euro) il massimale quotidiano dei soldi ritirabili nelle banche del Paese. Questo perché l’Ucraina è a rischio bancarotta. La divisa nazionale ha perso un quarto del suo valore dall’inizio dell’anno. La Svizzera ha annunciato il congelamento dei conti del presidente ucraino deposto Viktor Yanukovich.

YANUKOVICH | Yanukovich è ricomparso a Mosca in una conferenza stampa durante la quale ha detto di voler «continuare a lottare per il futuro dell’Ucraina». Il presidente deposto ha sottolineato di non essere stato destituito, ma «costretto a lasciare il Paese dopo le minacce» subite. La crisi in Ucraina, secondo Yanukovich, è stata provocata da una politica occidentale «irresponsabile» che è stata «indulgente» verso i manifestanti. Yanukovich ha insistito sulla «illegittimità» del Parlamento ucraino che ha votato «sotto la pressione dei dimostranti». Quanto a Vladimir Putin, «non mi sono incontrato con lui, ma gli ho parlato al telefono dopo essere arrivato in Russia, grazie ad alcuni ufficiali patrioti che mi hanno aiutato a salvare la vita, e ci siamo accordati di vederci quando sarà possibile»

Venerdì 28 febbraio 2014

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