La Corte Costituzionale ha cancellato il divieto di riproduzione eterologa

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un altro colpo alla legge 40, del 2004

La Corte Costituzionale ha cancellato
il divieto di riproduzione eterologa

Sarà possibile ricorrere a donatori di ovociti e spermatozoi quando uno dei due partner è sterile

di Silvia Tozzi

Repertorio
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FIRENZE | La sentenza di oggi della Corte Costituzionale che ha cancellato il divieto di riproduzione eterologa previsto dalla legge 40 del 2004 ha valore di legge e non è oppugnabile. Da oggi non potrà mai più essere emanata dal Parlamento una legge che prevede il divieto di fecondazione di tipo eterologa. Infatti, il divieto di eterologa nella legge 40 è incostituzionale: anche le coppie sterili potranno accedere alla fecondazione. Sarà possibile ricorrere a donatori di ovociti e spermatozoi quando uno dei due partner è sterile: l’ovodonazione era già lecita, ma da oggi è possibile per ogni uomo fertile donare il proprio seme.

LEGGE 40 | Si tratta dell’ennesimo provvedimento che ridisegna la legge 40 modificandola in una sua parte essenziale rispetto alla formulazione originaria del 2004. 

NUOVE BATTAGLIE | Sono stati gli avvocati Filomena Gallo e Gianni Baldini a sollevare il dubbio di legittimità costituzionale sull’eterologa, che hanno seguito 17 casi su 29. Ma non finisce qui: si inizia la lotta contro l’abolizione del divieto di ricerca sugli embrioni. 

LORENZIN | Indispettita il ministro della salute Beatrice Lorenzin, che ha parlato di «una legge svuotata». «In Italia non siamo ancora a attrezzati dal punto di vista normativo». Ad esempio per quello che riguarda «l’anonimato di coloro che cedono i gameti, il diritto dei bimbi che nasceranno ad essere informati di chi sono i loro genitori o il tipo di analisi da fare per chi cede i gameti». Quindi si chiederà l'intervento del Parlamento.

Mercoledì 9 aprile 2014

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