di Andrea Bricchetto
La comunicazione linguistica é relazione viva e creatrice: passare dal timore di esprimersi in una lingua straniera alla curiosità di approfondirla e successivamente di utilizzarla segna il passaggio dalla condizione di chiusura a quella ben più importante di ottimistica apertura.
Nel momento in cui apprendiamo una lingua nuova ci regaliamo il privilegio di conoscere un potenziale inespresso liberando in tal modo energie, desideri di allacciare amicizie in paesi anche lontani, di progettare viaggi, di vivere in sintonia con popoli per conoscerne più a fondo usi, costumi e cultura.
Già San Paolo, l’apostolo delle genti, nella Lettera ai Corinzi 14: 4, é in linea con quanto sopra affermato: -Chi parla un’altra lingua edifica se stesso-.
L’importanza della conoscenza linguistica é stata poi ribadita attraverso i secoli da scrittori, esperti della comunicazione, ma a me piace sottolineare questo pensiero: la lingua nuova é già presente idealmente nel discente come giacimento ancora inesplorato da scoprire ed attivare, in quanto é uno strumento diplomatico e salvifico nel dialogo interculturale tra i popoli.
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Domenica 3 novembre 2019
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