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Vincenzo Punzo, opinionista |
NATO PRIMA … L’UOVO O LA GALLINA?
La risposta a questo quesito la lasciamo alla natura e alla scienza.
Una cosa è certa … i pulcini nascono nell’uovo da mamma chioccia o da mamma incubatrice. In ambo i casi le uova devono essere ingallate, cioè per una perfetta selezione ogni gallo deve avere dieci galline. La futura chioccia può covare 10-12 uova e dopo 21 giorni nascono i pulcini, maschi o femmine; i maschietti diventano adulti dopo tre mesi mentre le femminucce al quinto mese incominciano, a loro volta, a fare le uova e dopo le prime 12 uova viene loro la febbre. Per 21 giorni la chioccia scende dal nido ogni 12 ore per nutrirsi e fare i bisogni fisiologici, per ritornare subito al nido, spesso aiutata dal contadino. Per la gallina è molto importante covare le uova e per due mesi accudisce con amore i propri figli, poi ricomincia a fare le uova e quindi nuovamente la chioccia. Se il contadino non vuole un’altra nidiata di pulcini deve prendere la gallina e immergerla due o tre volte al giorno, per due giorni, nell’acqua fredda così passa la febbre da chioccia e comincia il ciclo normale. Le galline nate da mamma chioccia il primo anno producono uova al 70%, il secondo anno al 60% e dopo i due anni cominciano a produrre meno uova, si chiude così il ciclo produttivo basato sull’amore tra chioccia e pulcini.
Invece i pulcini nati da mamma incubatrice, non conoscono l’amore ed il linguaggio di mamma chioccia, è come se fossero orfani e fin dal primo giorno di vita vengono selezionati e divisi. I maschietti non rendono molto, per diventare polli ci vogliono 6 mesi, mentre le femmine, le future galline ovaiole, dopo 5 mesi fanno le uova, il primo anno al 90%, il secondo al 70%. Per loro natura le figlie di mamma incubatrice non faranno mai le chiocce e non ingrassano tanto, dopo due anni di vita vengono cambiate e manipolate dalle filiere alimentari per farne carne in scatola per cani e gatti. Questo è il pietoso ciclo dei pulcini-polli nati dall’incubatrice.
Una delle mie esperienze di vita è stata quella di poter vivere a contatto diretto con tanti animali, non solo da cortile, nella cascina di famiglia e ancora oggi nel mio piccolo giardino ho una chioccia con i suoi pulcini. Difficile spiegare e documentare il linguaggio, i sentimenti di amore e di gelosia che hanno gli animali, specialmente quando hanno i figli piccoli, bisogna viverci insieme … fra di loro hanno un codice di comportamento che l’uomo deve rispettare e poi non deve invadere la loro … privacy!
Ritengo che tutti, bambini e adulti, dovrebbero avere una minima percezione dell’importanza del ciclo di vita che madre natura ha riservato a quelli che noi chiamiamo animali, una volta conosciuto il loro modo di agire e il loro linguaggio, diventano compagni di viaggio ed entrano a far parte della famiglia. Anche gli animali che vivono in cattività chiedono amore, rispetto e protezione.
Da non confondere le creature animali con le creature umane, le prime agiscono con l’istinto, le seconde con la ragione! !!
Vincenzo Punzo
Savona, 5 novembre 2021