di Silvia Tozzi
KIEV | Russia e Ucraina sono a un passo dalla guerra per la Crimea. Kiev grida all’invasione, mentre il neo premier della repubblica autonoma ucraina ha chiesto l’aiuto di Vladimir Putin per restaurare la «pace e la calma» nella regione.
DALLA CRIMEA | Serghiei Aksionov ha spiegato: «Tenendo conto della mia responsabilità per la vita e la sicurezza dei cittadini, chiedo al presidente Putin di aiutare a garantire la pace e la calma sul territorio della Crimea». Egli aveva detto che Victor Yanukovich è il legittimo presidente dell’Ucraina. la Russia ha fatto sapere che non ignorerà la richiesta.
UOMINI INCAPPUCCIATI | Decine di uomini armati con kalashnikov e incappucciati, in uniforme non identificabile, si sono posizionati vicino al Parlamento della Crimea, nella capitale Simferopoli. Due mitragliatrici sono state collocate in modo da poter proteggere l’edificio.
L'UCRAINA | Il ministro della Difesa ucraino, Igor Peniuk, quantifica in «6mila uomini» il contingente russo inviato da Mosca nel territorio autonomo e dice non risponderà alle provocazioni.
ONU | Convocato su richiesta di Kiev, si è riunito il Consiglio di sicurezza dell’Onu, dove l’ambasciatore ucraino, Iuri Sergeyev ha chiesto aiuto perché si preservi l’integrità territoriale ucraina. L’ambasciatrice Usa, Samantha Power, ha chiesto che si attivi subito una «mediazione internazionale».
OBAMA | Il presidente statunitense Barack Obama ha avvertito Mosca che ogni intervento nella crisi di Kiev «sarebbe profondamente destabilizzante per l’Ucraina e potenzialmente pericoloso» e «sarebbe una chiara violazione dell’impegno russo al rispetto dell’indipendenza, della sovranità e delle frontiere dell’Ucraina, delle leggi internazionali». Il suo vice Joe Biden ha voluto «riaffermare il forte sostegno degli Stati Uniti per il nuovo governo e il nostro impegno a favore della sovranità, dell’integrità territoriale e del futuro democratico dell’Ucraina».
Sabato 1 marzo 2014
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