L'Alleanza veneta è un gruppo terroristico in 24 in custodia cautelare da oggi

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L'Alleanza veneta è un gruppo terroristico
in 24 in custodia cautelare da oggi

Tra di essi, l'ex parlamentare e fondatore della Liga Veneta Franco Rocchetta, gli ex Serenissimi Luigi Faccia e Flavio Contin e il leader dei Forconi Lucio Chiavegato

di Silvia Tozzi

Il carro armato
Il carro armato

VENEZIA | Accuse di terrorismo, eversione del sistema democratico e fabbricazione di armi. Questa mattina in 24 sono in custodia cautelare e sono state effettuate 33 perquisizioni, tutte a carico del movimento indipendentista veneto. Tra di essi, l'ex parlamentare e fondatore della Liga Veneta Franco Rocchetta, gli ex Serenissimi Luigi Faccia e Flavio Contin e il leader dei Forconi Lucio Chiavegato

L'ACCUSA | Per il Ros, le persone arrestate farebbero parte di «un gruppo riconducibile a diverse ideologie di tipo secessionista che aveva progettato iniziative anche violente finalizzate a sollecitare l'indipendenza del Veneto e di altre parti del territorio nazionale». Il gruppo che li riuniva era chiamato Alleanza.

IL CARRO ARMATO | Tant'è che sarebbe stato costruito un carro armato del peso di 40 tonnellate. Si meditava di usarlo - si dice - in piazza San Marco a Venezia in un'azione dimostrativa. Insomma, ai Serenissimi i tank piacciono, soprattutto se a Venezia: si ricorderà il carro armato - furgone usato il 9 maggio 1997 per l'assalto al campanile di piazza San Marco. 

L'INSURREZIONE | Nelle speranze dell'Alleanza, la rivolta armata avrebbe portato alla secessione. In un'intercettazione, Giancarlo Orini dimostra di avere un progetto più ampio: «Bisogna far saltar le banche...Ci sarà una piccola parte di Carabinieri o della polizia che starà dalla parte degli insorti, poi una piccola parte sempre dei Carabinieri o della Polizia o della Guardia di Finanza che starà dalla parte dello Stato...la parte più forte che potrebbe essere l’esercito e gli altri che se ne stanno a guardare...staranno a vedere, stanno a vedere e si metteranno dalla parte dei vincitori, come è successo in altri paesi...».

GOVERNO IN ESILIO | Avevano anche il progetto di evitare la galera attraverso un rifugio all’estero, dove proclamare il governo in esilio. 

Mercoledì 2 aprile 2014

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