di Silvia Tozzi
KIEV | A Kiev più di mille agenti in assetto antisommossa hanno invaso piazza dell’Indipendenza (Maidan Nezalezhnosti) e si sono scontrati con i manifestanti europeisti vicini all’opposizione. Gli agenti sgomberavano i manifestanti e le ruspe liberavano la piazza. In mattinata, poi, le teste di cuoio hanno tentato di irrompere nel municipio occupato, ma i dimostranti li hanno circondati a migliaia impedendogli di uscire dai blindati e costringendole a fare dietrofront.
LA CACCIATA | La piazza quindi è tornata nelle mani dei manifestanti che sono in pratica riusciti a cacciare i poliziotti e stanno già rafforzando le barricate nell’eventualità di un altro assalto delle forze dell’ordine.
LA CRITICA | L’uso della forza è stato subito criticato da Ue e Usa e il capo della diplomazia europea, Catherine Ashton, si è detta «estremamente delusa»; il segretario di Stato Usa, John Kerry, ha espresso «sdegno» per la mossa del governo ucraino.
TENDERE LA MANO ALL'EUROPA | Contemporaneamente, mentre assalta i manifestanti, Kiev prova a rilanciare le negoziazioni per la firma di un’intesa con l’Ue e ha chiesto all’Europa aiuti per 20 miliardi di euro. Il premier Viktor Ianukovich sostiene di essere disposto a trovare un compromesso con l’opposizione per risolvere la crisi.
Giovedì 12 dicembre 2013
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