di Redazione online
Un impegno che viene da lontano
Sin dagli anni settanta, il maestro Ivan Cuvato è in prima file nelle battaglie pacifiste nei movimenti giovanili. A fronte del precipitare della grave crisi internazionale in Ucraina, nei giorni scorsi ha deciso di riprendere questa sua causa di lunga data. È la difesa del diritto alla pace, che stiamo vedendo minacciato dalla brutale violenza della guerra che si sta svolgendo oggi tra Kiev e Mosca. In questo senso, ricordiamo che, attraverso la sua opera: La Morsa del Potere, piatto in ceramica ingobbiata con smalti e ossidi dim. 60X60, (foto), da vero artista sociatrico ha espresso la massima solidarietà e vicinanza ai popoli coinvolti nel conflitto, lanciando un appello universale per la Pace.
Igor Belansky raffigura il maestro Cuvato
Un simile gesto ha ispirato l'illustratore Igor Belansky. Il noto ceramista albisolese è figura centrale di una sua realizzazione grafica, in bianco e nero, che si intitola -Il fiore- Con la composizione evocativa di aspetti di forte impatto scenico ed emotivo, Belansky intende raccontIare simbolicamente le lotte del protagonista. Ne esalta sforzi e vittorie sulle avversità, rafforzandone così la forza e la resilienza di fronte ai nemici della civiltà. Quindi, rappresenta l’artista che, armato di pennello e facendosi scudo con il cavalletto, ancora nella sua maturità affronta fieramente un carro armato. La canna del mezzo si attorciglia fino a raccogliere un mazzo di fiori.
Molto è cambiato da quando era giovane. Non tutto in meglio, anche se può ancora guardare indietro con affetto a quegli anni con tutti gli amici che oggi gli sono vicini. Così forse anche voi che leggete. Una cosa che non è cambiata molto è la necessità di un modo appropriato di comunicare, verbalmente o visivamente, una visione positiva del mondo. Il compito dell’artista può dunque diventare quello di creare uno spazio interdisciplinare in cui poter sperimentare nuove forme. Dove riflettere sul rapporto tra l'uomo e il suo ambiente, nel dispiegarsi della storia; al fine di generare discussione sui temi critici emergenti, sia a livello nazionale che internazionale. In modo da creare consapevolezza su questi stessi argomenti in un pubblico troppo spesso in balia del mainstream.
Intanto, resta alle spalle del maestro, l’immagine degli intellettuali da salotto, ossia di coloro che prediligono parlare senza esporsi. Una x sancisce l’alienazione di tanto inutilmente faconde figure. Sono senza volto e non identificabili, se non per il loro ruolo nel sistema di controllo. La loro funzione è quella di essere una x per qualcosa o per le idee. I pensieri, i sentimenti o i desideri di qualcun altro. Qui vediamo la figura intellettuale come un tipo e come individui, alcuni dei quali al servizio dello Stato e altri al servizio del Partito.
Una causa da difendere
Si comprende pertanto la ragione per la quale contro di essi si scagli apertamente Cuvato, denunciando La Morsa del Potere. Il fatto è che ha sempre avuto un rapporto controverso con quel tipo di potere che concerne ogni ideologia che opprime l’esistenza dell’individuo nella società. Tale vizio del potere è anche ciò che lo fa sentire meno vivo, poiché non gli dà la possibilità di essere creativo. Gli corre l’urgenza di promuovere e difendere qualcosa di sacro e inviolabile: ogni forma di partecipazione attiva in rete fra persone. Ossia quanto gli permette di fare cose che non potrebbe mai fare da solo.
Attorno a questo perno gira la vita di un popolo, la quale diventa essa stessa strumento di miglioramento umano e di cura della società. Pertanto, in senso sociatrico, il ruolo dell'artista non è quello di creare o addirittura riflettere la società. È quello di trasformarla attraverso la sua arte e creatività in qualcosa di migliore. Con migliore, Cuvato intende una società più giusta che consentirebbe un trattamento migliore di tutte le persone. Concettualizzato nella Sociatria, il benessere dell'Uomo comune diventa l'obiettivo della politica. Attraverso la sua abilità artistica e creatività, il maestro può incidere su questo processo.
Ed in questo momento non può non affermare: -Il dono più grande che possiamo fare ai nostri figli è la pace; ma ciò richiede che siamo disposti a morire per essa, e allora non ci sarà più nessuna guerra! - In definitiva e in concreto, Ivan Cuvato si pone come Paladino della Sociatria e dell’Arte contro la Guerra per la Pace.
Venerdì 25 febbraio 2022
© Riproduzione riservata
6607 visualizzazioni