di Erre Bi
WAITING FOR SEPTEMBER 9 | Tutto si deciderà con il voto in Giunta del Senato del 9 settembre. E mentre la data si avvicina a grandi passi, il clima politico si scalda. Il Pdl gioca tutte le carte a sua disposizione e sovrappone di il destino politico dell’ex Premier con il nodo della sia incandidabilità a quello del Governo.
IL SUPER VERTICE AD ARCORE | Domani si svolgerà ad Arcore un vertice del centrodestra, ritenuto super per le decisioni che dovrà prendere, con i leader più significatici del partito. È in quella sede che dovrebbe essere definita la strategia di fronte alla possibilità che si apra la crisi dell' esecutivo.
LUPI, IL PD HA PROBLEMI DI LEADERSHIP | Intanto tutto il partito scende in campo a sostegno del suo leader e lancia accuse contro il Pd per suo il mancato sostegno. Il ministro dei trasporti Lupi polemizza: «Noi abbiamo il Pdl unito, fortemente a sostegno del governo e del proprio leader. Dall’altra abbiamo un Partito Democratico grande, che ha problemi di leadership carismatica, di individuazione del prossimo segretario: tutte questioni più che legittime che, però, non devono scaricarsi sul Governo. E non usino la scusa Berlusconi, come é accaduto negli ultimi vent’anni per ricreare il nemico esterno per creare unità interna. Noi abbiamo necessità di traghettare il Paese verso una fase nuova, dove non c’é un amico-nemico, dove non c’é un avversario come il male assoluto, ma dove nella differenza delle posizioni si costruisce una casa comune».
CALABRIA, TUTTO A SCAPITO DEL CAVALIERE | Gli fa eco la Calabria che mette un altro mattone sul fronte comune: «Il Pd ci sta inondando di semplificazioni per far apparire logico e scontato ciò che non lo è affatto. C’è chi parla di ricatti, chi di salvacondotto, chi addirittura ci chiede di scegliere tra Berlusconi e il Paese. Tutti sostengono con una certezza granitica che la norma Severino-Monti, che prevede una pena correlata ad una responsabilità penale, sia senza ombra di dubbio retroattiva. Nessun riguardo per la Costituzione, nessun bisogno di approfondimenti e riflessioni, per il Pd tutto è applicabile purché vada a scapito di Silvio Berlusconi, il nemico di sempre. Per questo la penso esattamente come il Ministro Franceschini: legalità e rispetto delle regole valgono più della durata del governo. Neppure il proseguimento dell’esecutivo può venire prima del mantenimento di uno Stato di diritto. E questa non è una minaccia né un ricatto, è solo rispetto per la democrazia».
BERGAMINI, LA CIURMA SEGUIRÀ IL SUO LEADER | Sulla stessa linea e con le stesse parole anche la Bergamini «La posizione del Pd sul voto in Giunta è tanto chiara quanto rigida: ha detto da subito che voterà per la decadenza del presidente Berlusconi. É difficile credere che una decisione così perentoria, presa a monte, possa essere assunta in punto di diritto e che non sia invece il frutto di una scelta politica di cui il Pdl, qualora venisse confermata, dovrà prendere atto, facendo le sue valutazioni. E dunque su quanto accadrà nelle prossime settimane posso dire che una cosa è certa: seguendo l’esempio fatto dallo stesso presidente Berlusconi, io dico che se in una barca condotta da due capitani uno butta a mare l’altro, la barca è destinata a sbandare anche perché la ciurma seguirà compatta il suo leader».
Venerdì 23 agosto 2013
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