É in partenza il nuovo Redditometro. Garante Privacy dà l'ok ma con riserva

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É in partenza il nuovo Redditometro
Garante Privacy dà l'ok ma con riserva

Necessarie misure per tutelare meglio i dati personali dei contribuenti

Redazione Online

Nuovo redditometro
Nuovo redditometro

ARRIVA IL NUOVO REDDITOMETRO | É sulle griglie di partenza il nuovo Redditometro. Dopo aver ricevuto l’ok da parte del Garante della Privacy, ora l’Agenzia delle Entrate dovrà tenere conto di alcune criticità e adottare, come indica l’Autorità in una nota, «Una serie di misure e accorgimenti per ridurre al minimo i rischi per la privacy delle persone e nel contempo rendere lo strumento di accertamento più efficace nella lotta all’evasione fiscale». In particolare, le modifiche prescritte riguardano la profilazione, le spese medie Istat, il «fitto figurativo», la necessità di dati esatti, l’informativa ai contribuenti e il contraddittorio.

MISURE PRIVACY | Di seguito le misure atte a rendere il nuovo redditometro conforme alla normativa sulla privacy: • profilazione. Il reddito del contribuente potrà essere ricostruito utilizzando unicamente spese certe e spese che valorizzano elementi certi, non potranno essere utilizzate spese presunte basate unicamente sulla media ISTAT; • spese medie ISTAT. I dati delle spese medie Istat non possono essere utilizzati per determinare l’ammontare di spese frazionate e ricorrenti (es. abbigliamento, alimentari, alberghi etc.) per le quali il fisco non ha evidenze certe. I margini di errore in eccesso o in difetto risultano essere troppo ampi per utilizzare questo tipo di dati. Dati presunti di spesa non potranno costituire oggetto del contraddittorio; • fitto figurativo. Il cosiddetto «fitto figurativo», attribuito al contribuente in assenza di abitazione in proprietà o locazione nel comune di residenza, non potrà essere utilizzato nella fase di selezione dei contribuenti da sottoporre ad accertamento, ma solo a seguito del contraddittorio e se necessario; • esattezza dei dati. Si richiede particolare attenzione alla qualità e all’esattezza dei dati in modo da prevenire e correggere le evidenti anomalie riscontrate nella banca dati o i disallineamenti tra famiglia fiscale e anagrafica; • informativa ai contribuenti. Il modello di dichiarazione dei redditi e il sito dell’Agenzia delle Entrate dovranno informare correttamente il contribuente del fatto che i suoi dati personali saranno utilizzati anche ai fini del redditometro;• contraddittorio. L’invito al contraddittorio dovrà indicare chiaramente al contribuentela natura obbligatoria o facoltativa degli ulteriori dati richiesti dall’Agenzia e le conseguenze di un eventuale rifiuto anche parziale a rispondere.

Domenica 24 novembre 2013

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