di Silvia Tozzi
ROMA | L'emendamento del Pd che fa pagare la prima rata Imu alle case con rendita oltre i 750 euro è stato riammesso oggi per decisione dei presidenti della commissioni Bilancio e Finanze della Camera, Francesco Boccia e Daniele Capezzone. Le commissioni Bilancio e Finanze della Camera in un primo tempo lo avevano dichiarato inammissibile «per estraneità di materia».
L'EMENDAMENTO | L'emendamento, il cui primo firmatario è il capogruppo Pd in commissione Bilancio Maino Marchi, era stato escluso per estraneità di materia perché proponeva di utilizzare le risorse risparmiate dall'Imu per riabbassare l'aliquota Iva dal 22 al 21%. Capezzone e Boccia, esaminando i ricorsi, hanno dichiarato inammissibile solo la parte della proposta che riguarda l'Iva, ed hanno riammesso il comma che riguarda l'Imu.
PARLANO BOCCIA E CAPEZZONE | Il presidente della Commissione Bilancio Francesco Boccia spiega che «la proposta avanzata dal Pd che prevede la riduzione degli esenti dal pagamento dell’Imu mira a una progressività della tassa ed è per questo corretta. Ma io credo che debba fare riferimento alla riforma che introdurrà la Service tax». Dice quindi Capezzone, Pdl, presidente della Commissione Finanze della Camera: «Se il Pd non ritira l’emendamento sulla soglia dei 750 euro, compie un atto di autolesionismo politico per tre ragioni. La prima, perché è un emendamento tutto punitivo verso una quota rilevantissima di contribuenti. La seconda, perché il Pd verrebbe meno a un impegno politico pubblico e solenne del governo. La terza, perché si determinerebbe un problema rispetto ai trasferimenti già avvenuti agli enti locali».
ALTRI EMENDAMENTI | Tra gli emendamenti Pd inizialmente non ammessi torna anche quello proposto dai deputati democratici Rughetti e Guerini che introduce il prelievo Irpef sul 50% dei redditi derivanti da terreni e immobili sfitti, prevede un aumento dell'aliquota applicata agli immobili di banche e assicurazioni dal 7,6 all'8,6% e estende l'esenzione del pagamento dell'Imu per le prime case concesse in comodato ai familiari. In ogni caso, ben 176 emendamenti non sono passati al vaglio dell'ammissibilità a causa dell'estraneità di materia e altri 146 non hanno superato l'esame delle coperture.
IL GETITO | Nei primi otto mesi del 2013, il gettito Iva è calato del 5,2% (-3,724 milioni di euro). Lo ha comunicato il Mef, spiegando che «l'andamento riflette la riduzione del gettito della componente relativa agli scambi interni (-2,0%) e del prelievo sulle importazioni (-22,1%) che risentono fortemente dell'andamento del ciclo economico sfavorevole».
Lunedì 7 ottobre 2013
© Riproduzione riservata
935 visualizzazioni