di Vincenzo Punzo
IMMIGRAZIONE: FENOMENO ANTICO QUANTO L’UOMO
La difficile realtà delle migrazioni ha avuto origine ancora prima dell’homo erectus; nell’osservare il flusso migratorio degli animali, volatili e pesci marini, si nota che essi sono guidati dal proprio istinto, oltre che dalle correnti atmosferiche sia del cielo che del mare, per raggiungere ambienti idonei a nidificare e crescere i propri piccoli, percorrendo anche migliaia di chilometri.
L’uomo per sua natura ha sempre cercato di migliorare le proprie condizioni di vita, seguendo la metodologia dei volatili e dei pesci, così ebbe inizio la prima immigrazione dell’uomo, prima singolarmente, poi come tribù e paese e, visto l’effetto domino, ha avuto seguito l’immigrazione di massa fin dai tempi antichi, vedi per esempio l’esodo del popolo di Israele sotto la guida di Mosè ispirato da Dio per la ricerca della terra promessa.
Tornando ai tempi più recenti siamo nel 1914 quando S.S.Papa Pio X, toccato dal dramma di milioni di emigranti italiani all’estero dagli inizi del secolo, chiamò tutti i cristiani a pregare per i migranti e su richiesta di varie conferenze episcopali, istituì la giornata mondiale del migrante e dei rifugiati, infatti proprio quest’anno, il 29 settembre, sarà celebrata la 105esima giornata del migrante e del rifugiato
Oggi l’immigrazione è molto più sentita di ieri; prima eravamo noi italiani ad essere accolti all’estero per la capacità e la volontà di lavorare, oggi a noi il compito di accogliere i nostri fratelli migranti, provenienti da situazioni a dir poco disumane.
Attenzione però, il domani potrebbe cambiare per tutti, in quanto la legge della natura non conosce confini, ma riconosce che ogni persona ha diritto ad un pasto caldo e un bicchiere d’acqua.
Credo che sia necessario impegnare di più le nostre forze e risorse in quanto l’immigrazione è una miniera di cultura e capacità: pensate solo ai bambini nati in Italia, ma dichiarati stranieri per lo Stato, essi vanno a formare una percentuale pari al 15/20% nelle iscrizioni della scuola dell’obbligo (solo in Liguria il 12%), questi bambini sono integrati in Italia ed hanno alle spalle famiglie modello e rappresentano il nostro futuro.
Vincenzo Punzo
Savona, 4 settembre 2019
Martedì 24 settembre 2019
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