Redazione Online
ROMA | In forse la manifestazione fissata dal Pdl per venerdì davanti alla Giunta del Senato, che sarà riunita per votare sulla decadenza del Cavaliere dalla carica di senatore. Sarebbe la prima conseguenza del dietrofront di Berlusconi, che ha deciso oggi di votare la fiducia al Governo dopo aver portato il premier Enrico Letta a chiedere la fiducia. L'ex premier, uscendo da Palazzo Madama dopo la votazione della fiducia (che non doveva votare) è stato contestato con fischi e insulti.
LA SPACCATURA | Il partito è spaccato. I dissidenti non riescono ad accordarsi sull'eventualità di far nascere un gruppo autonomo dal Pdl. Maurizio Sacconi, tra i firmatari del Documento dei 23 (i senatori favorevoli alla fiducia a Letta) è contrario, ma il ministro delle riforma Gaetano Quagliariello reputa sia necessario. Tra i promotori della nascita del gruppo vi è Roberto Formigoni: «Confermo le mie proposte e stasera ne discuterò con gli altri: proporrò di costituire gruppi autonomi a Camera e Senato per un fatto di chiarezza». Alla riunione ci saranno anche Giuseppe Castiglione e Angelino Alfano. Negano invece i lavori per creare questo gruppo il ministro Nunzia De Girolamo e il collega Maurizio Lupi. Peccato che pare Fabrizio Cicchitto abbia presentato già alla Camera la richiesta di creare un nuovo gruppo. Ne bastano 20, e i deputati del Pdl schierati con Alfano sarebbero già 25.
Mercoledì 2 ottobre 2013
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