di Silvia Tozzi
ROMA | Il Pd non si accontenta del rimpasto di Governo, e chiede un cambiamento radicale.
I RENZIANI | Il Pd infatti sostiene, attraverso Davide Faraone, deputato renziano del Pd e responsabile Welfare del partito, che «il nostro partito e l’Italia non possono permettersi questo Governo e i suoi errori», riferendosi al decreto Milleproroghe in primis. David Ermini rincara la dose: «Il governo deve cambiare verso: non possiamo più permetterci soltanto le chiacchiere e le promesse degli ultimi vent’anni e poi il Paese è andato come è andato».
ULTIMATUM | Faraone ha spiegato che non si può scordare come è stato gestito il decreto salva Roma, nonostante l'annuncio del recupero di 6,2 miliardi di fondi strutturali che saranno spesi per incentivare occupazione e crescita.
LEGA NORD E FI | La protesta della minoranza è più accesa. Il segretario della Lega, Matteo Salvini, invita alla rivolta fiscale contro il Milleproroghe che, dice, «è una schifezza» perché «pur di salvare Roma prende in giro tutti i sindaci d’Italia». Il vice presidente del Senato Maurizio Gasparri, Forza Italia, è critico: «Letta cerca goffamente di girare la frittata parlando di riforma della legislazione. Ammetta che il governo non ha più rotta ma annega nel caos. Reiterare norme di un decreto morto è vietato, usare il Milleproroghe per mille impicci pure. Ci vediamo in Parlamento».
Sabato 28 dicembre 2013
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