Il Nobel San Suu Kyi lancia appello all'Italia. «Sosteneteci nella transizione democratica»

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roma accoglie a braccia aperte la leader dell'opposizione birmana

Il Nobel San Suu Kyi lancia appello all'Italia
«Sosteneteci nella transizione democratica»

Oggi l'incontro con il presidente Napolitano, Letta e Papa Francesco

Redazione Online

Il premio Nobel Aung San Suu Kyi e il presidente Napolitano
Il premio Nobel Aung San Suu Kyi e il presidente Napolitano

TOUR ISTITUZIONALE PER IL NOBEL SAN SUU KYI | Prima al Quirinale dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e a palazzo Chigi dal premier Enrico Letta, poi in Vaticano in udienza da Papa Francesco e alla Farnesina con il ministro degli Esteri Emma Bonino. Un’intera giornata segnata da incontri istituzionali per il Premio Nobel per la Pace, Aung San Suu Kyi. La città di Roma accoglie la leader dell'opposizione birmana a braccia aperte e lei si commuove per il calore e l’affetto ricevuto. «Non è solo il governo italiano ci ha dato il suo sostegno, ma il popolo italiano tutto» ha detto parlando con i giornalisti.

IL CALORE DELLA CITTÀ DI ROMA | Aung San Suu Kyi per anni è stata tenuta agli arresti domiciliari dal regime militare che governava il Paese, ora è libera ma la strada per il suo Paese è ancora lunga. «Sono davvero felice» di essere in Italia e di «potere incontrare tutti gli italiani che hanno voluto sostenere la nostra causa per la democrazia degli ultimi decenni» sono stata molto toccata dall'accoglienza riservatami qui a Roma e mi auguro che potrete continuare a rimanere al nostro fianco e a sostenerci via via che ci avviamo lungo il percorso della democratizzazione»

IL FONDAMENTO DELLA COSTITUZIONE | Aung San Suu Kyi ha quindi ricordato l'obiettivo di «un Paese fondato su valori e istituzioni democratiche» e ha detto che «per far ciò dobbiamo modificare la nostra Costituzione». «Senza una modifica della Costituzione - ha aggiunto il premio Nobel per la Pace - non possiamo garantire i diritti democratici. Senza una modifica della Costituzione l'esercito continuerà ad avere una posizione di privilegio nella politica nazionale». Il suo cammino in Italia non finisce qui. Ora verrà accolta in diverse città italiane in un tour che toccherà Torino, Bologna e Parma

Lunedì 28 ottobre 2013

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