di Silvia Tozzi
ROMA | Il Movimento 5 Stelle ha due nuovi nemici. Si tratta di Daria Bignardi, conduttrice di Le invasioni barbariche, e del giornalista Corrado Augias.
CASALINO | Rocco Casalino, portavoce dei pentastellati, sul blog di Grillo se la prende con Daria Bignardi, conduttrice de Le invasioni barbariche, per l’intervista di venerdì sera ad Alessandro Di Battista e la accusa di avere indugiato troppo con le domande sul passato fascista del padre. L'ex gieffino si è chiesto come avrebbe reagito la Bignardi nel sentirsi rivolgere domande su Adriano Sofri, padre del marito di lei, Luca, ex leader di Lotta Continua, condannato quale mandante dell’omicidio del commissario Luigi Calabresi, avvenuto a Milano nel 1972. «Come sarebbe per te - scrive Casalino - se ti invitassi a una trasmissione tv e le domande fossero: come si sente tuo figlio a scuola ad avere il nonno mandante di un assassino? Come è l’ aver sposato il figlio di un assassino? E se insistessi su questa domanda come hai fatto tu per il padre ex fascista di Di Battista?».
AUGIAS | Casalino poi reputa non sia un caso che dopo Di Battista in trasmissione sia intervenuto Corrado Augias, che ha definito i grillini neofascisti. Quindi, una trappola nei confronti del parlamentare. Peraltro, puntualizza, che il padre di Di Battista è «un ex fascista, ora vota M5S». Nel 2010, alla Zanzara, su Radio 24, si dichiarava invece onorato di essere chiamato camerata e di partecipare alle manifestazioni in piazza «vestito da fascista».
LETTA | Il premier Enrico Letta ha commentato: «È una corsa verso la barbarie che pare senza fine». Ha continuato: «Ho letto sul blog di Grillo frasi folli verso una giornalista, Daria Bignardi e suo marito. È una corsa verso la barbarie, intrapresa da Grillo che pare senza fine. Non ci può essere tolleranza verso questo modo di fare politica». Il premier ha anche sottolineato che Di Battista è sempre parso a suo agio e ha gestito bene l'intervista.
BOLDRINI | La presidente della Camera, Laura Boldrini, da giorni nel mirino dei grillini, è intervenuta sulla vicenda, ha parlato di «pestaggio mediatico». Riguardo la Boldrini, continua la polemica legata ai commenti su di lei (incitanti lo stupro) lasciati online per l’intera giornata di sabato e rimossi solo nel tardo pomeriggio. Intervenendo da Fabio Fazio, la stessa presidente della Camera aveva definito gli autori di quei commenti come «potenziali stupratori».
MESSORA | Claudio Messora, responsabile comunicazione del M5S al Senato, ha aggravato la situazione con un tweet aveva: «Cara Laura, volevo tranquillizzarti.. Anche se noi del blog di Grillo fossimo tutti potenziali stupratori, tu non corri nessun rischio!». Le reazioni sono state orripliate e Messora ha rettificato: «Non era mia intenzione offendere Laura Boldrini. Se a causa di una mia battuta è accaduto, me ne scuso. Ora torniamo a parlare di contenuti».
Lunedì 3 febbraio 2014
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