di Sergio Bevilacqua
Il primo libro della presentazione scientifica della Sociatria Organalitica, che fa il punto sulla Sociatria in Sociologia |
Al pari del demiurgo platonico, il sociatra organalitico è colui il quale «sa dirimere e coordinare i controversi fatti sociali del globantropocene mediatizzato, rimettere insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero incoerente quadro politico, ristabilire la logica là dove sembrano regnare l’arbitrarietà, la follia e il mistero»?
Questa la domanda che mi è stata posta, in qualità di padre della Sociatria Organalitica, dal commentatore Antonio Rossello. La Sociatria Organalitica è una disciplina di intervento sociale che rifonda totalmente la sociologia e avviene attraverso una clinica documentata da 500 casi clinici verificabili e verificati da Università e Istituzioni pubbliche e private su 1000 circa reali, in un percorso scientifico progressivo e conclamato condotto lungo 50 anni di attività, tramite attività professionale e in forma d'impresa organizzata.
La mia risposta è quella che segue.
Onorato di tanto impegno nella definizione. Quasi quasi direi che demiurgo riguardo al sociatra organalitico può funzionare in termini comunicazionali, se non fosse che rischia di annullare l'importanza delle cause con la corretta evidenziazione degli effetti. In realtà, se ben ricordo, il demiurgo, trova dentro di sè le cause dei suoi risultati, e ancora ai tempi di Pericle, e forse fino addirittura alle soglie del secondo XX, ciò era anche possibile. La via della Sociatria Organalitica non è la trovata intima di una mente superiore o di un esibizionista, ma il lavoro di costruire efficace circuiteria sociale organica, la medicina attuale. Infatti oggi è impossibile migliorare senza essa, e ciò deve avvenire attraverso il colloquio maieutico e costruttivo insieme alle persone delle società umane. La Sociatria Organalitica viene da loro (è organalitica appunto) e serve a loro (è Sociatria, appunto). Io e i miei abbiamo solo tracciato i circuiti (aperti! Esattamente come le società umane sono sistemi, aperti), magari abbiamo cercato i materiali migliori ove renderli funzionanti, ecc. ecc. nella loro produzione, e abbiamo fatto vivere ovunque i progetti di miglioramento societario, dai problemi amorosi di una coppia ad aziende nazionali e multinazionali, a piccoli ed enormi enti pubblici, a intera organizzazione di Stati come Italia, Argentina e Rwanda, fino ai problemi sociologici dell'intera specie umana con la visitazione degli effetti di una filogenesi nell'opera Gynandromakia.
Se ci affacciamo al termine "demiurgo" nella sua accezione odierna, è CERTO che un demiurgo oggi non può che essere un grande clinico della società umana, perchè l'umano consorzio è caratterizzato da qualche decennio da una esplosione societaria, di cui la "Società dell'organizzazione" del secondo novecento e della precedente rivoluzione industriale è una fase quasi primitiva, come il medioevo rispetto all'età contemporanea, che inizia in fondo con la rivoluzione scientifica, base di quella francese, e finisce con un'altra rivoluzione-senza-fucili, come la rivoluzione scientifica: il Globantropocene mediatizzato. Nell' Era GAM , il fortissimo, quasi inestricabile, reticolo societario a struttura rizomatica globale mondiale dei giorni nostri e del prossimo futuro OBBLIGA, e seccamente, a una pratica di medicina societaria che alla fine è per il bene del Popolo Umano, dei popoli umani e delle persone.
Demiurgico. Quanto mai appropriato, unicamente, però, in questa accezione sopra, e non in quella platonica, con tutto il rispetto per la gloriosa mente filosofica platoniana. Platone infatti non poteva sapere quali sarebbero stati gli effetti della scoperta del metodo sperimentale e, poi, i fatti del Globantropocene mediatizzato.
Giovedì 7 ottobre 2021
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