di Alessandro Sportiello
Il mio pianto che bagna un fiore ancora da sbocciare.
Lacrime che goccia dopo goccia alimentano la speranza, ma nel contempo cadono per il pensiero delle migliaia di morti innocenti.
Piango per una guerra non dichiarata che sta facendo una mattanza, una strage. Un pianto di sfogo, di rabbia ma che deve alimentare anche la positività, che contrasti la delusione, il rammarico, l'indifferenza, l'ignoranza delle persone che senza validi motivi escono di casa; facendo male a loro stessi e agli altri.
Piango per l'incapacità di un mondo globale che non è capace di distruggere un nemico microscopico, un Virus letale.
La superbia dell'uomo viene annientata, abbattuta, sconfitta da un essere invisibile all'occhio umano.
La Pianta della speranza possa rinvigorire il cuore dell'uomo, rendendolo più mite, più umano, più sensibile.
Una Pianto Libero che possa sensibilizzare e far germogliare altre piante. Uomo svegliati, rifletti, rafforza il tuo spirito combattivo e adoperalo per mettere in campo l'essenza della nostra vita: l'amore per il prossimo e la fratellanza.
Domenica 5 aprile 2020
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