di Vincenzo Punzo
IL LINGUAGGIO DEGLI ANIMALI
Tanti sono gli animali presenti sul pianeta terra, alcuni vivono allo stato brado, altri in stretto contatto con l’uomo in quanto domestici. Essi hanno in comune il linguaggio, l’istinto di procacciare e tanto amore per i loro figli; di questi animali inoltre alcuni vivono in singole famiglie, altri vivono in branchi, per esempio i leoni, i ghepardi, i bisonti, le giraffe ecc. L’emblema di una condivisione gerarchica sono i pachiderma, pensate che un cucciolo di elefante è protetto da tutta la famiglia, allargata, e quando un piccolo elenfantino muore è sorvegliato da tutta la gerarchia e anche da morto lo portano con loro e la mamma lo piange per circa due anni.
Il mio intento però era di parlarvi degli animali domestici in quanto sin da piccolo sono cresciuto con loro nella cascina di famiglia alle falde del Vesuvio, lì vi erano mucche, capre, cavalli, maiali e asini e proprio su questi ultimi mi voglio soffermare.
Per noi umani la parola asino (come anche capra) è qualcosa di offensivo, credo invece che l’offesa sia proprio avere poca conoscenza degli animali in particolare degli asini. Personalmente ho potuto capire il linguaggio e il carattere dei vari animali presenti in cascina, ne ero diventato la mascotte, ero il solo in famiglia che potevo avvicinarmi e giocare con i loro cuccioli e a stupirmi di più è stato proprio l’asino: socievole, desideroso di coccole e contatto fisico, detesta stare da solo e cerca sempre attenzioni, curioso, paziente, ha grande capacità di apprendimento, segue il suo ritmo e segue il padrone con amore. Non dimentichiamo che proprio l’asino ha portato in salvo la famiglia di Nazareth, ha assistito alla nascita di Gesù, lo ha portato in salvo in Egitto trionfante in Gerusalemme la Domenica delle Palme. I doni dell’asina vanno ben oltre quelli dell’asino, pensiamo alla sostanza del suo latte, ma soprattutto alla sua maternità: è da un incrocio con il cavallo che per secoli ha partorito i muli, animali ibridi, che posseggono una forza superiore al cavallo, sono infatti in grado di trasportare materiale molto pesante.
Ancora oggi più che mai l’asino è presente in mezzo a noi, ma il suo posto d’onore è vegliare Gesù appena nato nella greppia o presepio e con il bue offrire compagnia e calore.
Voglio condividere questa bella preghiera degli animali di Francesco Zambotti.
Grazie di tanti doni da parte di noi asini
Caro Signore
noi asinelli portiamo il peso
di una grossa bugia,
impostaci ingiustamente dagli uomini
per via delle orecchie
che sono una grossa difesa per noi,
un vero e proprio radar.
Noi invece ti ringraziamo
per l’intelligenza, la pazienza,
lo spirito di sacrificio,
la duttilità, la semplicità di cui ci hai fatto dono.
Bellissimo!
Quale animale ha trovato tanto spazio
nella Tua vita?
Noi siamo fieri di avere assistito
alla Tua nascita,
ti abbiamo portato in salvo in Egitto,
trionfante in Gerusalemme
e abbiamo soccorso i malcapitati
sulla strada di Gerico.
Che bello il volontariato, o Signore:
fare le cose per amore e con amore,
in umiltà, con intelligenza
che fa realizzare la solidarietà
e seminare la speranza!
Fa’, o Signore, che l’uomo comprenda il messaggio
che noi portiamo nell’universo.
Ogni qualvolta che scopro le caratteristiche degli animali, in particolare degli asinelli, nutro verso di loro sempre più simpatia.
Vincenzo Punzo
Savona, 10 dicembre 2020
Giovedì 10 dicembre 2020
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