di Nicola Salati
BRESCIA | Il figlio portato in grembo da quattro mesi dalla giovane brasiliana Marilia Rodrigues Silva, uccisa tragicamente lo scorso giovedì a Gambara (Brescia), è del suo datore di lavoro Claudio Grigoletto. A confermarlo è l’esito dell’esame del dna che è arrivato oggi a tempo di record. Per adesso il capo della ragazza brasiliana si trova nel carcere di Canton Mombello perché è colui che è indiziato dell’uccisione della donna.
LE AMMISSIONI DEL CAPO | L’uomo, 32enne, è stato infatti arrestato ieri, ma lo stesso nonostante ha ammesso di aver avuto dei rapporti con Marilia e di essere il padre del bimbo ha da subito negato di aver ucciso la ragazza. Per adesso, nonostante l’interrogatorio spontaneo dinanzi al gip di Brescia, le accuse che hanno portato alla convalida dell’arresto sono: omicidio aggravato, procurato aborto e tentata soppressione di cadavere.
LE INDAGINI | Intanto vanno avanti pure le indagini poiché i carabinieri avrebbero trovato nell’ufficio dell’uomo uno scontrino, che risale al giovedì mattina, di un supermercato su cui ci sarebbe segnato l’acquisto di candeggina e acido. Secondo l’accusa tutto questo vorrebbe significare che l’assassino avrebbe cercato di far ingerire l’acido alla brasiliana così da simulare un suicidio. Questa mattina a Brescia sono arrivati i genitori di Marilia che ora dovranno riportare il corpo della giovane in patria.
Mercoledì 4 settembre 2013
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