di Vincenzo Punzo
La tradizione delle quattro tempora era originariamente legata alla santificazione del tempo delle quattro stagioni, l’inizio delle quattro stagioni (quattro tempora) si ricorda il mercoledì, il venerdì e il sabato:
dopo la V^ domenica di Avvento INVERNO
dopo la I^ domenica di Quaresima PRIMAVERA
dopo la Domenica di Pentecoste ESTATE
dopo la III^ domenica di Settembre AUTUNNO
INVERNO
Nella stagione invernale la natura riposa e si rigenera nell’attesa di una rinnovata fecondità.
Perché il seme che il lavoratore dei campi ha affidato alla terra fruttifichi e produca un raccolto abbondante, e non manchi a nessuno il pane quotidiano, e la terra non sia resa schiava degli egoismi individuali e collettivi, ma secondo il disegno di Dio offra i beni necessari per la vita di ogni uomo e per lo sviluppo di tutte le nazioni.
PRIMAVERA
La Pasqua è il cuore dell’anno liturgico, tempo del risveglio in Cristo nostro Signore, primavera dello Spirito come il creato, così anche la chiesa, affinché l’uomo moderno sappia comprendere il prodigio della creazione che ogni anno si rinnova.
ESTATE
La stagione estiva piena di sole e di vita sembra manifestare la fecondità e la gioia scaturita dalla Pentecoste; il Signore benedica il lavoro dei campi e delle officine, renda feconda ogni iniziativa per liberare l’uomo dalla schiavitù morale e materiale e per debellare la miseria e la fame nel mondo.
AUTUNNO Si fa festa insieme, perché Dio ha benedetto il lavoro dei campi, noi abbiamo seminato e irrigato, la Provvidenza ha dato fecondità giorno dopo giorno, l’uomo con il lavoro delle braccia e con le tecniche più avanzate si è fatto collaboratore di Dio al progetto della creazione sia ringraziato il Signore. L’autunno è la stagione dell’ultimo raccolto, della semina e della ripresa in ogni settore della vita comunitaria.
Savona, 24 settembre 2019
Martedì 15 ottobre 2019
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