di Silvia Tozzi
ROMA | L'ennesimo politico italiano ha bollato i giovani del suo paese. Dopo «choosy», «fannulloni», «bamboccioni» e «sfigati» è arrivato il «poco occupabili» del ministro del Lavoro Enrico Giovannini, che ha commentato i dati diffusi sulla scuola, dell’indagine Ocse su 24 Paesi che boccia senza appello i cittadini d’Italia in lettere e matematica.
I DATI | Il dati mostrano come l'Italia sia tra gli ultimi posti al mondo per le competenze fondamentali necessarie a muoversi nel mondo del lavoro e della vita sociale. Quindi, ha detto Giovannini, dall'indagine «usciamo con le ossa rotte» in fatto di di competenza linguistiche e matematiche minime per sopravvivere nel contesto attuale. L'attacco è partito su più fronti: dai sindacati ma anche dal mondo del web.
I SINDACATI | Il segretario confederale Cgil Serena Sorrentino ha chiarito che «non sono i lavoratori che scelgono di essere “inoccupabili”, ciò dipende in parte da precise responsabilità del ministro Giovannini». Quindi la Cisl, con il segretario confederale Luigi Sbarra, rimprovera il ministro di dare «un'immagine troppo negativa del nostro Paese, del nostro capitale umano e di conseguenza del nostro mercato del lavoro».
I PREDECESSORI | In passato i giovani italiani si sono sentiti dire di essere «troppo choosy» da Elsa Fornero nel corso di un convegno nella sede di Assolombarda, quando aveva sottolineato che «è meglio prendere la prima offerta e poi vedere da dentro e non aspettare il posto ideale». Poi c'era stato l’ex vice ministro al Welfare, Michel Martone, che nel gennaio del 2012 si era scagliato contro chi a 28 anni non è ancora laureato, definendolo «uno sfigato» perché «essere secchione è bello». Famosissima poi la parola «bamboccioni» in «Mandiamo i bamboccioni fuori di casa» dell’allora ministro dell’Economia, Tommaso Padoa Schioppa, nel 2007 nel corso di un’audizione davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato.
L'ACCUSA DELLA LEGA NORD | Massimiliano Fedriga, Lega Nord, subito ha messo in riga il ministro: «Il governo, incapace di dare risposte alla disoccupazione giovanile, adesso inizia addirittura ad offendere i giovani. Non bastava la Fornero con quel choosy, adesso ci si mette anche Giovannini che, anziché preoccuparsi di fornire misure adeguate, perde tempo a offendere chi ha già pagato fin troppo le inefficienze di questo governo».
GIOVANNINI | Il ministro si è difeso specificando di non aver mai parlato di italiani inoccupabili, bensì che «i dati della rilevazione Ocse mostrano come ci sia bisogno in Italia di investimenti in capitale umano, in formazione». Obiettivo per il quale il governo ha stanziato 500 milioni di euro.
Giovedì 10 ottobre 2013
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